Montalto, il gip dice no al sequestro dell`elettrodotto
COSENZA La richiesta avanzata dall’ufficio diretto dal procuratore Dario Granieri, di sequestro dell’elettrodotto che attraversa il territorio di Montalto Uffugo, non è stata accolta dal gip Salvator…

COSENZA La richiesta avanzata dall’ufficio diretto dal procuratore Dario Granieri, di sequestro dell’elettrodotto che attraversa il territorio di Montalto Uffugo, non è stata accolta dal gip Salvatore Carpino. Le motivazioni per le quali l’istanza è stata rigettata sono legate a una diversa interpretazione che il gip ha fornito dei dati emersi dall’ultima perizia effettuata sui livelli di elettrosmog. Il gip infatti non sembra contestare i dati, che superano al soglia considerata potenzialmente pericolosa per le popolazioni, ma ritiene che il reato commesso dalla Terna sia di tipo amministrativo e dunque sanzionabile appunto amministrativamente. Inoltre a parere del gip mancherebbe il reato penale, non essendoci stata fin qui nessuna patologia direttamente collegabile alla presenza dell’elettrodotto. Di diverso parere invece il procuratore Granieri, che sta già preparando l’opposizione a tale decisione del gip. Infatti per Granieri i livelli dell’elettrosmog segnalati dalla perizia rappresentano un “danno presunto” e dunque esigono un intervento cautelativo immediato. Del resto come spiega ancora Granieri, nessun danno poteva essere rilevato nell’immediatezza, visto che l’esposizione delle persone a livelli di elettrosmog superiori a quelli indicati come accettabili, procurano patologie nel medio e nel lungo periodo.
Dunque la battaglia che si consuma attorno all’elettrodotto che attraversa il territorio di Montalto e precisamente le contrade di Pianette e Lucchetta, non sembra aver avuto la sua conclusione, pur se si protrae da molto tempo. Infatti le popolazioni di quelle contrade sono da tempo impegnate in una battaglia contro la Terna perché proceda alla modifica del tracciato seguito dagli enormi tralicci, considerato che l’interramento dei cavi non rappresenta una soluzione né praticabile, né sicura. Il procuratore Granieri nel commentare il mancato accoglimento della richiesta avanzata dal suo ufficio, ha aggiunto che non si sarebbe proceduto a un sequestro vero e proprio, ma la Terna sarebbe stata costretta ad abbassare la portata di elettricità, per rientrare nelle misure giudicate non nocive per le persone e si sarebbe poi proceduto a un rigoroso monitoraggio dei dati.