Le "lezioni" dei dg tengono banco al summit del centrodestra
LAMEZIA TERME Analisi dei conti e rigore per il futuro. La prima giornata del summit del centrodestra calabrese (la location scelta è quella del Villaggio Mancuso, nella Sila Piccola) è scivolata via…

LAMEZIA TERME Analisi dei conti e rigore per il futuro. La prima giornata del summit del centrodestra calabrese (la location scelta è quella del Villaggio Mancuso, nella Sila Piccola) è scivolata via tra i seminari dei vari direttori generali della Regione. Ognuno (al microfono si sono alternati i vari Giuseppe Zimbalatti, Bruno Calvetta e Bruno Gualtieri), per il proprio settore di competenza, ha portato all`attenzione di assessori e consiglieri regionali risultati ottenuti e gli obiettivi prefissati. Attenzione particolare, ovviamente, sarà dedicata alla sessione di bilancio che sta per aprirsi e che l’assessore Mancini, insieme all’intera giunta, vorrebbe che si concludesse con l’approvazione della manovra finanziaria di previsione entro il mese di dicembre (19 e 20 i giorni segnati in rosso in agenda). Le risorse però sono al lumicino e ci saranno da fare scelte dolorose.
Il rischio che si vuole scongiurare è quello del mancato pagamento di stipendi e tredicesime ai lavoratori che in qualche modo dipendono da Palazzo Alemanni. Per evitare qualsiasi tipo di tensione, la giunta molto probabilmente sarà chiamata a operare diverse anticipazioni di cassa. Altro settore nevralgico è quello della sanità che continua ad essere commissariata e a inghiottire la maggior parte delle disponibilità finanziarie. Tra l`altro la proposta di riordino delle Aziende sanitarie e ospedaliere si è arenata in commissione dopo le frizioni tra Pdl e Udc.
Oggi, comunque, la discussione si è fermata al livello tecnico. Domani si sposterà su quello politico. E non mancheranno elementi di tensione considerato che si parla sempre con maggiore insistenza di un rimpasto di giunta e che il consiglio regionale i prossimi 27 e 28 novembre sarà chiamato a eleggere i nuovi Uffici di presidenza delle commissioni consiliari. Che, in base ai tagli ai costi della politica, scenderanno da dieci a sei.