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«Commissari, attenti a Naccari…»

«Sarebbe paradossale che, a pochi giorni dalla discussione in Parlamento del Decreto “anti dissesti” adottato dal Governo per salvare centinaia di Comuni italiani con le casse deficitarie, la sezio…

Pubblicato il: 22/11/2012 – 20:21
«Commissari, attenti a Naccari…»

«Sarebbe paradossale che, a pochi giorni dalla discussione in Parlamento del Decreto “anti dissesti” adottato dal Governo per salvare centinaia di Comuni italiani con le casse deficitarie, la sezione regionale della Corte dei Conti dichiarasse il dissesto del Comune di Reggio». Lo affermano in una nota gli ex assessori e gli ex consiglieri comunali del Pdl di Reggio Calabria, Daniele Romeo, Antonio Pizzimenti, Beniamino Scarfone, Tilde Minasi, Demetrio Berna, Monica Falcomatà, Demetrio Marino, Pasquale Naso e Giuseppe Eraclini. Che nella nota si spingono fino a dettare il compitino al governo Monti, probabilmente spinti dalla straordinaria esperienza amministrativa maturata negli ultimi anni, e a condire il loro comunicato di un violento attacco all’ex assessore regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi, reo di avere presentato l’esposto che ha fatto crollare sotto le inchieste della magistratura il “Modello Reggio”.
«Sarebbe paradossale, lo ripetiamo, ma soprattutto – aggiungono – sarebbe l`ennesima sconfitta dello Stato che, per bocca del ministero dell`Interno, un mese fa ha preso importanti quanto precisi impegni nei confronti dei reggini. Le risorse che sarebbero “liberate” e destinate al Comune di Reggio, dopo l`approvazione in Parlamento del decreto governativo, aiuterebbero la città e i Commissari in un momento di particolare difficoltà. Esortiamo dunque i commissari a fare tutto il possibile affinché l`ente non vada in dissesto rispondendo, nei tempi, ai quesiti della corte ed individuando strategie idonee e finalizzate ad evitarlo, come l`amministrazione Arena stava puntualmente facendo».
I reggini apprezzeranno di certo l’invito rivolto ai commissari di proseguire nel risanamento delle casse comunali nel solco tracciato dall’ex sindaco Arena. Ma è la seconda parte della nota a slittare dal piano dell’analisi politica a quello dell’attacco personale a Naccari Carlizzi.
«Agli stessi Commissari – scrivono ancora – che sappiamo essere impegnati con ogni forza a scongiurare la possibilità del dissesto, non possiamo però non suggerire maggiore attenzione e oculatezza nella gestione della comunicazione: è chiaro infatti, in questo momento, che affidare dichiarazioni a giornalisti locali e nazionali conosciuti per la propria vicinanza a soggetti del centrosinistra reggino, non fa che aumentare il livello di allarme in città e di conseguenza, inasprire “l`attacco” alle casse dell`Ente».
Dopo i consueti veleni generici si passa al passaggio dedicato a Demetrio Naccari Carlizzi, anche se i firmatari della nota hanno mutuato da Giuseppe Scopelliti l’abitudine ad attaccare senza fare nomi, è il passaggio successivo della nota: «Ed è importante – prosegue infatti il documento – fare attenzione alla comunicazione perché, altrimenti, si rischia di vedere su importanti testate nazionali, articoli ad hoc contorniati da due foto: quella del Commissario, dott. Vincenzo Panico e quella dell`eterno fustigatore di Reggio che in queste ore sta profondendo le ultime energie fisiche e non solo, per coronare quello che rappresenta il suo sogno personale: affondare l`economica cittadina, le imprese, il Terzo Settore, pur di raggiungere un mero ed effimero scopo personale».
La nota fa riferimento ad un servizio apparso ieri su “Il Sole 24 Ore” che vedeva, appunto, la foto di Panico pubblicata vicino a quella di Naccari Carlizzi. A questo punto il ribaltamento è totale. L’esponente del Pd ha denunciato il sacco della sua città ed è diventato così, agli occhi del Pdl, «l’eterno fustigatore» mosso solo da «effimero scopo personale. Questo non può essere accettato». Una difesa del “Modello Reggio” fatta come se le casse del Comune fossero piene e Valeria Marini e Lele Mora ancora a passeggio per le strade della città.
Ma la nota ne ha anche per i dipendenti del Comune, che potrebbero non essere adeguatamente “fedeli alla linea”: meglio avvertire i commissari dei rischi che corrono: «Ai Commissari è richiesto uno sforzo ulteriore per comprendere quale sia la parte di burocrazia comunale che quotidianamente lavora per il bene collettivo e quale, invece, lavori sotto le direttive di personaggi politici (sempre gli stessi) auspicando il dissesto. Siamo con i commissari in questo delicato momento, e speriamo che lo Stato mantenga le promesse annunciate e aiuti Reggio così come sta aiutando altri Comuni italiani: non vorremmo essere, ancora una volta, l`ultima ruota del carro nazionale. Il dissesto si può e si deve evitare».

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