PRIMARIE PD | E la Bindi apre subito a Monti
REGGIO CALABRIA «Grazie di cuore ai cittadini, ai volontari, ai militanti e dirigenti del Pd di Reggio di Calabria e della provincia che hanno contribuito al successo di queste primarie. Sono molto c…

REGGIO CALABRIA «Grazie di cuore ai cittadini, ai volontari, ai militanti e dirigenti del Pd di Reggio di Calabria e della provincia che hanno contribuito al successo di queste primarie. Sono molto contenta della grande partecipazione che è stata registrata e di un risultato che rafforza la battaglia di tutto il Pd per il futuro della Calabria e del nostro Mezzogiorno». Così Rosy Bindi in una nota. «Il segnale che il partito voleva dare con la mia candidatura credo sia stato capito e apprezzato ben oltre le mie aspettative, senza per questo mortificare le importanti risorse locali. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e votato – prosegue – e tutte le altre candidate e i candidati per la bella prova di democrazia e di buona politica che insieme abbiamo dato. Da oggi possiamo affrontare con più forza e credibilità la sfida per il governo del Paese e per il cambiamento a Reggio e in tutta la Calabria».
«Chi come me è in politica da molti anni è giusto che abbia chiesto un parere agli elettori e sono contenta che questa risposta ci sia stata. Una candidatura che tra l`altro è avvenuta a Reggio Calabria, per porre l`attenzione sul Sud». Lo ha detto la Bindi interpellata da Tgcom24 sulle primarie. Replicando a una domanda sugli equilibri politici verso i montiani, la Bindi ha detto che «dopo le elezioni vogliamo una collaborazione con il polo moderato di centro. Speriamo di trovare una collaborazione per il bene dell`Italia perché il Paese non ha superato la crisi. Noi vinceremo, ma tenderemo la mano a chi ha a cuore il futuro della nostra gente, senza populismo».
Sull`endorsement della Chiesa a Monti, la Bindi ha commentato: «Considero la presenza di Monti una risorsa per il Paese e mi fa piacere che ci sia stato un messaggio da chi col silenzio ha avvallato un consenso verso Berlusconi. Lo considero un passo avanti. Resta il rammarico che nasce dal fatto che ci sia sempre questo desiderio che i cattolici siano coperti dietro operazioni moderate. Credo invece che il mondo cattolico è portatore di istanze radicali e riformiste, mi auguro che tutte queste energie si possano manifestare non attraverso un`eccessiva prudenza di mediazioni di moderati, ma che sappiano dare il meglio in ambito riformista».