REGGIO CALABRIA Niente da fare anche questa volta. Nonostante i pressanti inviti del senatore pidiellino Tonino Gentile, la conferenza dei capigruppo del consiglio regionale ha deciso di non calendarizzare la discussione sulla legge per la stabilizzazione dei precari della sanità calabrese e rinviare ogni decisione al 4 marzo. Per quella data è in programma una nuova riunione dei capigruppo.
La decisione di oggi è arrivata al termine di un breve consulto dove è prevalsa la linea di non intrecciare un provvedimento di tale portata con la scadenza elettorale. Un orientamento, quello espresso a Palazzo Campanella, in netta contraddizione con quanto vanno sostenendo da tempo Gentile e gli esponenti del Pdl a lui vicini. E già c`è chi non manca di far notare che anche questa volta gli “input” lanciati dal vicecoordinatore del Pdl calabrese non sono stati recepiti dal presidente centrista del consiglio regionale. «Il prossimo 4 marzo – è detto in un comunicato dell`ufficio stampa – i presidenti dei gruppi stabiliranno l`organizzazione dei lavori del prossimo Consiglio che si terrà comunque entro la data del 15 marzo per affrontare l`esame dei più importanti provvedimenti attualmente all`attenzione dell`Aula e della società calabrese».
E pensare che nei giorni scorsi Gentile (interessato al provvedimento per via delle importanti ricadute elettorali che potrebbe determinare) si era spinto anche oltre arrivando ad annunciare, in caso di approvazione della legge, «di inoltrare una comunicazione formale al ministro delle Regioni e ai responsabili del Tavolo Massicci illustrando il provvedimento, affinché non venga impugnato».
Una fuga in avanti che in molti avevano letto come l`aver ricevuto, da parte di Talarico, la certezza che il testo normativo fosse approvato a stretto giro. E invece nulla di tutto ciò. Certo è che le diplomazie di Pdl e Udc dovranno lavorare sodo in queste settimane per trovare la quadra su una questione che si sta rivelando molto più spinosa del previsto.
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