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`Ndrangheta finanziata con la frode fiscale

CREMONA Decine di perquisizioni tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria sono state effettuate dai finanzieri del Comando provinciale di Cremona nei confronti di imprenditori e professionisti…

Pubblicato il: 13/02/2013 – 17:52
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`Ndrangheta finanziata con la frode fiscale

CREMONA Decine di perquisizioni tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria sono state effettuate dai finanzieri del Comando provinciale di Cremona nei confronti di imprenditori e professionisti accusati di frode fiscale ed usura, con l’aggravante di aver agito per favorire la `ndrangheta. Le indagini hanno avuto inizio con l’arresto di un usuraio a Cremona, e la conseguente ricostruzione da parte dei finanzieri dell’origine delle somme utilizzate per il prestito usurario. È stata così accertata l’esistenza di imprese, per lo più edili e di trasporti, coinvolte in un giro di fatture per operazioni inesistenti, create appositamente per concedere prestiti a tassi usurari ad aziende emiliane in difficoltà. Sette avvisi di garanzia per usura e frode fiscale, con l’aggravante di aver agito per agevolare l’associazione mafiosa, sono stati notificati agli imprenditori a capo dell’organizzazione criminale.
L`indagine, coordinata dalla Procura nazionale antimafia e dalla Dda di Bologna, «mira a smascherare fenomeni di criminalità organizzata di matrice `ndranghetista con base nella provincia di Reggio Emilia, riconducibili a importanti imprenditori calabresi da tempo stabilitisi in Emilia Romagna». Gli inquirenti, studiando la provenienza delle somme utilizzate dagli usurai, avrebbero scoperto una rete di imprese «coinvolte in un vasto sistema di fatture per operazioni inesistenti il cui scopo era quello di creare liquidità sottraendola al fisco per impiegarla nella concessione di prestiti ad aziende emiliane in difficoltà finanziarie, si ritiene anche allo scopo di assumerne il controllo». Gli imprenditori in questione, dicono i militari, erano in contatto con esponenti di cosche calabresi.

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