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Loiero in trincea per bloccare il fattore G

LAMEZIA TERME Da un centrosinistra «da cui ho subìto qualche violenza politica ma anche ricevuto tanto, essendo stato per due volte ministro e poi presidente della Regione» non si allontanerà. Agazio…

Pubblicato il: 14/02/2013 – 6:18
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Loiero in trincea per bloccare il fattore G

LAMEZIA TERME Da un centrosinistra «da cui ho subìto qualche violenza politica ma anche ricevuto tanto, essendo stato per due volte ministro e poi presidente della Regione» non si allontanerà. Agazio Loiero conferma che il suo voto alle prossime elezioni andrà alla coalizione guidata da Pier Luigi Bersani. E lo stesso faranno i suoi fedelissimi di Autonomia e diritti. Con qualche eccezione, però. Come quelle di Pierino e Bianca Rende che con ogni probabilità voteranno (almeno alla Camera) lo schieramento centrista di Monti per via della presenza in lista di Maria Locanto, esponente di una famiglia democristiana cosentina a cui l’ex deputato e sua figlia sono legati sin dai tempi di Riccardo Misasi. Per il resto Loiero è riuscito a mantenere saldo il movimento. Chi ha avuto modo di parlare con l’ex governatore conferma che non ci sarà un diktat preciso sul partito da votare (vanno bene Pd, Sel, Psi e un po’ meno, per via delle polemiche legate alla sua esclusione dalla competizione, Centro democratico), ma solo un’indicazione di massima. Quella, appunto, del centrosinistra. Nei colloqui riservati, però, Loiero ha ripetuto a tutti i suoi uomini che dalle urne si aspetta «grosse sorprese». Il riferimento non è solo alla rincorsa di Berlusconi e del Pdl ma soprattutto al movimento di Beppe Grillo, dato in risalita in questo ultimo scorcio di campagna elettorale.
In questo senso anche in casa democrat c’è il timore che il sorpasso evocato dal Cavaliere possa materializzarsi davvero. Non solo al Senato, ma perfino alla Camera. Quello che fino a pochi giorni fa poteva sembrare uno scenario da fantapolitica è diventato un tema per bocca degli stessi colonnelli del Pd calabrese. A furia di cavalcare l’onda il comico ligure può arrivare lontano e Massimo D’Alema lo ha capito tra i primi. «Grillo al 18 per cento – avvertiva l’altro giorno durante il suo tour calabrese – è un indicatore inquietante. Bisognerebbe ridurlo, perché spaventa gli investitori». A fargli da argine, almeno nella trincea calabrese, ci saranno Loiero e i suoi. E viste le loro ultime performance elettorali non è proprio roba di poco conto.

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