REGGIO CALABRIA «L`ennesimo tentativo di intimidire due magistrati in prima linea nella lotta alla `ndrangheta suscita, ancora una volta, lo sdegno e la ferma condanna di Libera e di tutti i calabresi onesti». È quanto affermano, in una nota, Marcello Cozzi, vicepresidente nazionale di Libera, e Mimmo Nasone, referente dell`associazione a Reggio Calabria, commentando l`intimidazione ai pm reggini Antonio De Bernardo e Francesco Mollace. «Sappiamo bene, tuttavia – proseguono Cozzi e Nasone – che esprimere sostegno e solidarietà agli operatori delle istituzioni non basta. Il cambiamento dei territori e la sconfitta delle mafie passano attraverso la corresponsabilità di tutti. Dei cittadini oltre che delle istituzioni, in un impegno incessante per affermare il primato della verità, della giustizia e il rifiuto di ogni forma di violenza. Abbiamo la certezza che il proficuo lavoro del dottor De Bernardo e del dottor Mollace non subirà alcuna sosta e, anzi, proseguirà con la medesima determinazione che lo ha sin qui caratterizzato. La `ndrangheta oggi è più debole, e per questo agita i propri tentacoli, perché più forte sta diventando lo sforzo di liberazione di tanti gruppi, associazioni e singoli cittadini che, in Calabria, hanno finalmente deciso di provare a scrivere un`altra storia». (0050)
x
x