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Veolia, Confindustria: crack evitato a danno della Calabria

CATANZARO Il concordato preventivo salva Veolia ma lascia con la bocca asciutta le imprese calabresi alle quali andrà appena il 2% dei crediti vantati. Questa in sintesi la riflessione che il presi…

Pubblicato il: 22/03/2013 – 19:19
Veolia, Confindustria: crack evitato a danno della Calabria

CATANZARO Il concordato preventivo salva Veolia ma lascia con la bocca asciutta le imprese calabresi alle quali andrà appena il 2% dei crediti vantati. Questa in sintesi la riflessione che il presidente di Confindustria Calabria, Giuseppe Speziali fa della vicenda che vede coinvolta la società francese che fino a qualche mese addietro gestiva il sistema dei rifiuti “Calabria sud”.
In particolare Veolia a novembre scorso se ne è andata dalla nostra regione consegnando sia le chiavi del termovalorizzatore di Gioia Tauro che quelle dei cinque impianti di trattamento dei rifiuti che gestiva in Calabria. Una decisione che ha comportato, tra l`altro, la messa in mobilità di 150 lavoratori. Una situazione non unica nel Paese ma che si è ripetuta un po` dappertutto in Italia tanto da portare il colosso transalpino sulla strada della procedura fallimentare. Da cui ne è uscita, appunto, attraverso il concordato preventivo disposto dal Tribunale di La Spezia che mette al riparo la società ma a tutto danno delle imprese soprattutto calabresi. Cioè quelle che lungo tutti gli anni di gestione della Veolia sono state fornitrici dell`impresa francese. Da qui la reazione degli industriali calabresi.
«Nelle settimane scorse – si legge nella nota dell`associazione che raggruppa le aziende della nostra regione – Confindustria Calabria aveva incontrato le imprese associate fornitrici di Veolia ed aveva raccolto le forti preoccupazioni legate all’esito della proposta di concordato preventivo che riduceva al solo 2% il ripiano dei debiti nei confronti degli imprenditori calabresi. Un importo talmente irrisorio da suscitare la reazione irritata dei vertici confindustriali e la decisione di avviare un approfondimento con i propri legali per esplorare ogni possibile azione volta a tutelare i legittimi interessi delle imprese associate».
Una situazione dunque complessa che per Confindustria comporterà «strascichi estremamente pesanti non solo per il futuro del sistema regionale dei rifiuti ma anche per il mancato pagamento dei servizi e delle forniture che le imprese calabresi in questi anni hanno garantito con professionalità e competenza».
Da qui l`invito rivolto alla Regione dai vertici confindustriali regionali: «Confindustria Calabria ritiene che le future scelte del Governo regionale sulla gestione del sistema rifiuti dovranno essere orientate non più verso il coinvolgimento di grossi gruppi industriali, disancorati dalla realtà produttiva locale, ma verso le competenze e l’esperienza delle aziende calabresi del settore». (0090)

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