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Appalti fantasma, indagati sei funzionari dell`Anas

COSENZA Appalti fantasma. Lavori mai eseguiti ma ben pagati. Persino due volte dall`Anas. È questo il quadro tracciato dalla Procura di Cosenza che ha iscritto nel registro degli indagati sei funzion…

Pubblicato il: 20/04/2013 – 12:29
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Appalti fantasma, indagati sei funzionari dell`Anas
COSENZA Appalti fantasma. Lavori mai eseguiti ma ben pagati. Persino due volte dall`Anas. È questo il quadro tracciato dalla Procura di Cosenza che ha iscritto nel registro degli indagati sei funzionari dell`Anas e otto imprenditori di Cosenza e Catanzaro, titolari delle ditte che avrebbero dovuto eseguire i lavori. L`inchiesta, affidata al procuratore aggiunto Domenico Airoma e al pm Donatella Donato, ha passato al setaccio tutti i lavori dal 2009 al 2011 che avrebbero riguardato importanti strade della provincia. Tra questi, per esempio, anche i lavori sulla Statale 18 per realizzare alcune barriere stradali, che in realtà non esistono. Si tratta solo di uno dei tanti episodi sui quali il Tribunale della città dei Bruzi dovrà cercare di fare luce. In questi giorni la Procura sta notificando agli indagati l`avviso di conclusione indagine. I funzionari dell`Anas iscritti al registro degli indagati sono: Salvatore Calabrese, 35 anni di Montalto Uffugo; Marcello Bartella, 63 anni di Rende; Stefano Cinelli, 46 anni di Rende; Francesco Liguori, 43 anni di Marano Marchesato; Domenico Ferraro, 43 anni di Santa Sofia d`Epiro; Carlo Pullano, 54 anni di Soverato. Gli imprenditori indagati sono: Claudio Russo, 41 anni di Catanzaro e il fratello Gaetano Russo, 48 anni di Catanzaro; Oscar Nervoso, 60 anni di Cosenza; Gianfranco Sammarco, 37 anni di Cirò Marina; Nicola Mastrocinque, 35 anni di Cosenza; Rocco Foti, 70 anni di Cosoleto; Saturnino Magorno, 44 anni di Diamante. Nell`avviso di conclusione indagine viene contestato, tra gli altri, anche un episodio di corruzione: un imprenditore per ottenere alcuni appalti sulla Statale 18 non solo avrebbe assunto il fratello di uno dei funzionari dell`Anas indagati, ma avrebbe anche pagato una tangente di 7500 euro. Queste le ipotesi di reato secondo l`accusa. Ora spetta ai giudici trovare i riscontri e accertare la verità. (0050)
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