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Il pm e l`amico d`infanzia narcos

REGGIO CALABRIA Quando erano bambini giocavano insieme per le strade di Gerace, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, a meno di dieci chilometri dal mare Jonio. Ma col passare degli anni…

Pubblicato il: 26/04/2013 – 19:49
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Il pm e l`amico d`infanzia narcos

REGGIO CALABRIA Quando erano bambini giocavano insieme per le strade di Gerace, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, a meno di dieci chilometri dal mare Jonio. Ma col passare degli anni le loro strade si sono divise e i bambini, divenuti adulti, hanno intrapreso un percorso diametralmente opposto: uno è diventato tra i magistrati più impegnati sul fronte della lotta alle cosche della `ndrangheta e in particolare al narcotraffico e l`altro un narcotrafficante. È la storia del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, e di Luigi Barbaro, che si sono ritrovati di fronte in una delle sale di interrogatorio del carcere di Miami, in Florida. Gratteri, in una delle tante inchieste coordinate contro il narcotraffico dal Sud America all`Europa, si è imbattuto nel nome di quello che era un amico d`infanzia. Una conoscenza che, ovviamente, non gli ha impedito di andare avanti nel suo lavoro di pm. E così, dopo due anni di indagini, all`inizio del 2009, il magistrato ha chiesto al gip di Reggio Calabria l`emissione di una serie di ordinanze di custodia cautelare. E una era proprio per Luigi Barbaro, il vecchio “amico“, acl latitante arrestato da polizia e carabinieri del Ros a Medellin (Colombia), di essere tra gli organizzatori di un fiorente traffico di cocaina, nell`ordine dei 2-3mila chili alla volta. Entrambi si erano resi latitanti, sfuggendo agli arresti eseguiti dai finanzieri del Goa di Catanzaro. Ma le strade di Gratteri e Barbaro si sono incrociate ugualmente. Un anno e mezzo fa il latitante è stato arrestato dalla Dea, l`ente federale americano per la lotta agli stupefacenti, mentre, a bordo di un veliero, stava cercando di fare entrare 700 chili di cocaina negli Stati Uniti. Gratteri, alcuni mesi fa, si è imbarcato su un volo per Miami ed è andato ad interrogare Luigi Barbaro. «Quando l`ho visto in carcere – ha raccontato oggi il magistrato a margine della conferenza stampa per l`arresto di Trimboli – Barbaro mi ha riconosciuto per essere stati compagni di gioco durante l`infanzia, a Gerace. Il destino, o le scelte di vita, ci hanno portato su strade diverse e confliggenti». (0050)

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