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Speranza: «Pronto a lasciare con un anno di anticipo»

LAMEZIA TERME Gianni Speranza apre alla possibilità di terminare il mandato prima della scadenza naturale, fissata per il 2015. Il sindaco di Lamezia Terme si dice «disponibile» a un anticipo dei t…

Pubblicato il: 06/05/2013 – 12:18
Speranza: «Pronto a lasciare con un anno di anticipo»

LAMEZIA TERME Gianni Speranza apre alla possibilità di terminare il mandato prima della scadenza naturale, fissata per il 2015. Il sindaco di Lamezia Terme si dice «disponibile» a un anticipo dei tempi a patto, però, che si eviti «un lungo periodo di commissariamento che non è utile alla città». Per questo motivo, a detta del primo cittadino, «se il consiglio comunale (in programma per domani ndr) dovesse bocciare l`approvazione del bilancio consuntivo, per il Comune di Lamezia Terme si aprirà, con la caduta del sindaco e del consiglio comunale, un lungo periodo di commissariamento, di 11 mesi, prima di poter votare per un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale nella prossima primavera del 2014».
Speranza, che ha appena portato a termine il rimpasto in giunta con l`ingresso di alcuni rappresentanti del Pd, si chiede se «c`è una maggioranza di forze politiche e di consiglieri comunali che vogliono votare nel 2014? Io non solo non posso ricandidarmi ma non sarò un ostacolo. Vorrei soltanto evitare un lungo periodo di commissariamento che non è utile alla città.  Se il consiglio comunale approverà il consuntivo di bilancio 2012, la mia scelta immediata sarà quella di proporre all`intero consiglio comunale un programma di poche cose concrete (in primis il Piano strutturale comunale), innanzitutto per i prossimi  8 mesi ed eventualmente anche in proiezione dei prossimi due anni. Una proposta di leale collaborazione istituzionale».
In ogni caso, Speranza dice di essere disponibile «a fare il punto della situazione» all`inizio del prossimo anno. «E insieme – aggiunge il sindaco che guida una coalizione di centrosinistra – valuteremo se bisogna anticipare di un anno le elezioni. In ogni caso voteremmo lo stesso nella primavera 2014 ma senza 11 mesi di commissariamento e con un lavoro concreto molto più forte. Oppure sulla base di un clima diverso potremmo arrivare alla scadenza naturale. Faccio questo ragionamento perché sono convinto, e l`ho detto da tempo, di non avere neanche in questo mio secondo mandato la maggioranza in Consiglio. Ci sono consiglieri eletti nelle liste del centrosinistra che non hanno votato nemmeno una volta a favore di questa amministrazione. Ne prendo atto. Il mio impegno è di non interferire nelle scelte che si dovranno prendere. Chiedo solo che la città non sia condannata ad un così lungo commissariamento». (0030)

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