«`Ndrangheta in Lombardia? Un sistema sofisticato e pericoloso»

La `ndrangheta ha contaminato la Lombardia tanto da essere paragonata a un «sistema sofisticato e pericoloso». È la definizione utilizzata in aula dal procuratore aggiunto Laura Barbaini nel corso della sua requisitoria dell`appello bis del processo “Cerberus”. Il procedimento che ha permesso di fare luce sugli interessi della cosca Papalia che da più di 20 anni ha esteso il proprio potere nel comune di Buccinasco. Si è tornati nuovamente davanti ai giudici di secondo grado – ricostruisce la vicenda Davide Milosa sul Fattoquotidiano.it – dopo che nell’agosto 2012 la seconda sezione della Corte di Cassazione ha bocciato la sentenza del primo appello che aveva confermato le condanne inflitte dai giudici della settima sezione. Alla sbarra tornano Salvatore Barbaro e suo padre Domenico, l’imprenditore Maurizio Luraghi e Mario Miceli. Per gli inquirenti, Salvatore Barbaro, non ancora 40enne, è uno dei rappresentanti delle nuove leve del clan. Si è sposato con la figlia di Rocco Papalia, ritenuto potente boss del Milanese in particolare negli anni Ottanta.
Per l`accusa è emblematica un`intercettazione, che però non compare nelle sentenze di primo e secondo grado. Ecco cosa emerge: nel settembre del 2004 Rocco Papalia si trova nel carcere di Nuoro. Un giorno .riceve la visita della figlia e del genero. Ed è proprio il giovane Barbaro ad informarlo sugli affari della cosca: dal movimento terra agli appalti. Addirittura si fa il nome di un imprenditore che nelle future speculazioni della ‘ndrangheta può essere di intralcio. Questo il quadro – scrive Milosa – che, secondo la dottoressa Barbaini, conferma la continuità tra vecchia e nuova ‘ndrangheta, tra il saggio Rocco Papalia che, pur in galera, «partecipa alle problematiche gestionali», e l’impulsivo Salvatore Barbaro. L`imprenditore nominato nell’intercettazione del settembre 2004 – precisa l`accusa – sarà oggetto di un’intimidazione: la sede della sua azienda edile verrà colpita con quattro colpi di pistola. Un episodio che, secondo l’accusa, ha una sola spiegazione: spianare la strada verso un mega appalto alla cosca Barbaro-Papalia.
Ma la Cassazione focalizza l`attenzione anche sui numerosi episodi di intimidazione che si sono verificati a Buccinasco e nel Milanese. In particolare, a Buccinasco dopo l`insediamento del sindaco di centrosinistra Carbonera. Episodi sui quali, ancora una volta, i giudici vogliono fare luce. (0050)