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OPERAZIONE ATLANTIDE | Da Vibo ai “palazzi” romani

La politica, l`imprenditoria, l`immancabile loggia massonica e addirittura il Vaticano. Le vite di Nicola Tripodi e Francesco Comerci per più di una volta finiscono per toccare le alte sfere della vi…

Pubblicato il: 23/05/2013 – 15:25
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OPERAZIONE ATLANTIDE | Da Vibo ai “palazzi” romani

La politica, l`imprenditoria, l`immancabile loggia massonica e addirittura il Vaticano. Le vite di Nicola Tripodi e Francesco Comerci per più di una volta finiscono per toccare le alte sfere della vita sociale ed economica del Paese. Da quanto emerge dagli atti dell`inchiesta, gli indagati a Roma riuscivano ad arrivare ovunque e a chiunque.

LA POLITICA Il primo soggetto su cui puntano è Vincenzo Maruccio ex assessore regionale ai Lavori pubblici del Lazio, capogruppo di Idv, poi finito in manette con l`accusa di aver “distratto” fondi dalle casse del partito per fare fronte ai debiti di gioco. Nel 2009 Comerci inizia a mettersi alla ricerca di un contatto con l`assessore di origini calabresi.  Prima per il tramite di un imprenditore compaesano del Maruccio, poi attraverso una massagiatrice e infine si rivolge una impiegata della Regione Lazio. Pochi giorni prima delle elezioni regionali del 2010 gli inquirenti captano un colloquio tra Comerci, il suo commercialista e un imprenditore romano. È in questo caso che si parla di una visita di «un assessore ai lavori pubblici, calabrese». L`imprenditore romano sentito in seguito dagli inquirenti, mise a verbale: «Confermo che il Comerci mi disse di essere stato contattato da un politico che a quella data rivestiva il ruolo di assessore ai lavori pubblici, che fosse calabrese e che tale esponente politico era andato a trovare il Comerci per chiedergli un impegno elettorale a favore dell’uomo politico stesso in occasione di tornate elettorali che da li a breve si sarebbero svolte. Il Comerci anche in un incontro successivo mi confermò il contenuto di questa telefonata aggiungendo che l’uomo politico di cui sopra si era impegnato a fargli avere assegnazioni di appalti pubblici in cambio di un impegno elettorale da parte del Comerci. Devo precisare che non mi è stato riferito dal Comerci il nome del politico». Durante gli interrogatori con il pm Bruni, però, sia Tripodi che Comerci hanno negato di aver mai parlato o incontrato Maruccio. Avrebbero cercato di contattarlo, ma senza riuscirci. Comerci, però, nello stesso interrogatorio parla di un altro politico capitolino: «Ho invece partecipato ad una cena elettorale organizzata da un mio amico a favore del deputato regionale a nome D’Ambrosio». Il riferimento è all`esponente dell`Udc Raffaele D`Ambrosio.

LA LOGGIA A portare Comerci alla cena per l`elezione di D`Ambrosio è un suo «amico», Paolo Coraci. Messinese di nascita, è il creatore di un movimento politico di stampo cattolico e schierato con il centrodestra, vicino all’Udc, che si chiama “Liberi e Forti”. Ma il siciliano è soprattutto un massone, molto ben inserito nella Capitale. «Devo dire – ha dichiarato Comerci al pm  – che Coraci parlava molto asserendo di disporre di collegamenti in tutti i settori da quello bancario e quello politico». Di sicuro aveva rapporti con Andrea Fiaccabrino già noto alle cronache perché negli anni Novanta venne accusato dalla Dda di Firenze di essere il punto di collegamento tra Cosa Nostra e politica.

LA ROMA CHE CONTA C`è un altro personaggio che appare fondamentale per la scalata del gruppo agli affari romani. È Mario Festa imprenditore veneto da tempo trasferitosi nella Capitale. Riesce a portare Comerci anche nelle stanze del Vaticano dove gli presenta un cardinale e si parla anche di sponsorizzare un libro sullo Stato pontificio che avrebbe potuto aprire le porte per nuovi e importanti appalti. Ma non solo. È sempre Festa a portare Comerci a Palazzo Marini sede di alcuni uffici della Camera dei deputati. In ballo c`è un appalto da 600 milioni di euro: la videosorveglianza per tutta Roma. Nelle stanze che affacciano su piazza San Silvestro Comerci incontra Giulio Violati il re delle acque minerali, marito dell`attrice Maria Grazia Cucinotta, che aveva curato anche la campagna elettorale di Renata Polverini. È lo stesso Comerci a raccontare quell`incontro: «Il Violati ci mise in contatto con il presidente dell’associazione industriali di Roma con il quale fissò per nostro conto anche un appuntamento. Quindi il Violati dopo ciò ci congedò e il Festa ci invitò a recarci nel suo studio in Piazza Rondanini laddove ci chiese  di aderire a un “club” pagando la somma di 50.000 euro. In buona sostanza tale somma doveva servire per pagare una consulenza per poter usufruire di attività di intermediazione per poterci aggiudicare lavori pubblici in Roma. Quindi posso dire che tale somma era la contropartita per poter partecipare al “sistema Festa”. Anche nel corso di questo incontro oltre che successivamente si discuteva e ci si accordava con il Festa anche di realizzare lavori nell’ambito della ricostruzione della Regione Abruzzo dopo il terremoto».

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