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Operazione "Breccia", la difesa degli indagati

CATANZARO Hanno risposto respingendo ogni accusa e fornendo la propria versione dei fatti sei degli otto indagati coinvolti nell`operazione antiusura della Direzione distrettuale antimafia di Catanza…

Pubblicato il: 04/06/2013 – 22:38
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Operazione "Breccia", la difesa degli indagati

CATANZARO Hanno risposto respingendo ogni accusa e fornendo la propria versione dei fatti sei degli otto indagati coinvolti nell`operazione antiusura della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata “Breccia”. Si tratta, in particolare, di Rosetta Esposito, Domenico Esposito, Renzo Tropea, Vincenzo Talarico, Antonio Talarico e Salvatore Macri` (tra i difensori Arturo Bova, Antonio Chiarella, Luigi Falcone, Vincenzo Puccio). Gli ultimi due accusati, Giuseppe Tropea e Carmine Tropea, hanno invece scelto il silenzio avvalendosi della facolta` di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari, Assunta Maiore, che ha condotto gli interrogatori di garanzia dopo aver emesso i provvedimenti cautelari che all`alba del 31 maggio hanno portato gli indagati in carcere. L`inchiesta antiusura, condotta dalla squadra mobile di Catanzaro, è partita a seguito della denuncia di un ristoratore di un noto villaggio turistico di Cropani, sulla costa ionica catanzarese, che dopo anni non poteva piu` reggere le richieste di denaro e le minacce di morte dei suoi aguzzini. Dalle indagini a carico delle otto persone raggiunte dall`ordinanza cautelare, indagate per concorso in usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, è emerso che per due distinti prestiti di denaro di 10.000 euro, nonostante la restituzione dell`intera somma capitale, l`imprenditore vittima delle vessazioni era stato costretto a pagare interessi variabili tra il 150% e il 180% annui, nonché a cedere beni strumentali utilizzati per la gestione dell`attività` di ristorazione per un valore di alcune decine di migliaia di euro. Le richieste di denaro nei confronti della vittima sarebbero avvenute anche con pestaggi e pesantissime minacce a lui ed ai suoi familiari. (0090))

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