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«Atam nei guai per colpa di Arena»

REGGIO CALABRIA Potrebbe esserci un assessore regionale dietro ai guai che attanagliano l`Atam, una delle più grandi aziende di trasporto pubblico calabresi. Il condizionale è d`obbligo, ma il sosp…

Pubblicato il: 01/07/2013 – 10:52
«Atam nei guai per colpa di Arena»

REGGIO CALABRIA Potrebbe esserci un assessore regionale dietro ai guai che attanagliano l`Atam, una delle più grandi aziende di trasporto pubblico calabresi. Il condizionale è d`obbligo, ma il sospetto si agita fortemente nell`ultima interrogazione consiliare presentata da Demetrio Naccari Carlizzi (tra i firmatari anche Pasquale Tripodi e Giuseppe Giordano), che interviene pubblicamente per sapere se esistano e a quanto ammontino i crediti reali che l`azienda reggina vanta nei confronti della Regione (si parla di 25 milioni di euro) e quali siano i provvedimenti allo studio per cercare di salvarla. Al consigliere del Pd la vicenda appare piuttosto chiara. Per questo si rivolge al governatore Peppe Scopelliti per chiedergli «se intenda fare pubblica ammenda insieme all’assessore per aver portato questa azienda al disastro e non ritenga utile salvare il comparto attività produttive regionale da analoga fine». Il bersaglio dell`affondo di Naccari è soprattutto Demi Arena, l`attuale assessore alle Attività produttive, fino all`ottobre scorso – e prima dello scioglimento del Comune per contiguità con la `ndrangheta – sindaco di Reggio e amministratore unico di Atam dal 2002 al 2010.
Se l`azienda è sull`orlo del default, le responsabilità non possono che essere di chi l`ha guidata per lunghi anni. Questo, in estrema sintesi, il ragionamento dell`ex assessore ai Trasporti della giunta Loiero, che nella sua interrogazione ripercorre le tappe che hanno portato l`Atam verso una crisi di liquidità che ne mette a repentaglio il futuro.
La crisi di liquidità, secondo Naccari, ha avuto origine nel periodo che va dal 2004 al 2011, quando Arena era amministratore unico. È in questo lasso di tempo che «l’azienda si è onerata di un mutuo per coprire l’acquisto di 19 autobus e il Comune (socio al 100% dell’Atam) dopo aver disposto la copertura di tale somma non è mai intervenuto obbligando l’azienda a sopportare il costo di tale mutuo». Poi l`indebitamento per l’acquisto della ditta Saja e successivamente, nel 2011, vengono cedute le linee della stessa «perdendo così sia l’esborso dell’acquisto che un milione di euro di entrate, mantenendo il personale per di più in gran parte amministrativo».
Non basta, perché nel 2013 arriva la restituzione al Comune, tramite compensazione, di «un finanziamento ricevuto nel 2008 di 1,5 milioni di euro». Naccari snocciola un po` di cifre. Come il debito maturato verso l`Inps, che «ha superato i due milioni di euro», senza dimenticare quello tributario di «3,367 milioni per gli anni dal 2008 al 2012».
Arena avrebbe responsabilità specifiche, insomma, da amministratore unico e da sindaco «che ha onerato l’Atam del mutuo e non ha finanziato l’azienda per la quota parte residua per l’acquisto degli autobus, come invece annunciato sulla stampa». Le difficoltà dell`Atam nelle ultime settimane hanno dato vita a proteste e scioperi dei lavoratori, che adesso temono la perdita del posto di lavoro. Il loro ex amministratore, invece, con la recente nomina ad assessore regionale, ha fatto il salto di qualità. (0040)

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