Guardia di finanza, 12.500 interventi a tutela della spesa pubblica

CATANZARO Sono 12.500 gli interventi a tutela della spesa pubblica eseguiti dalla Guardia di finanza dall`inizio dell`anno. Oltre 8mila responsabili di truffe ai danni delle casse pubbliche sono stati denunciati all`autorità giudiziaria, 51 sono stati gli arresti, mentre altri 3.350 responsabili di sperperi e cattiva gestione di denaro pubblico sono stati segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a 1,5 miliardi di euro. Da gennaio sono stati, poi, sequestrati ai responsabili delle frodi alle erogazioni pubbliche, beni per oltre 200 milioni di euro, oltre il 40% in più rispetto all`anno precedente, mentre sono stati bloccati contributi non ancora erogati per 450 milioni di euro. «Le frodi al bilancio nazionale e comunitario – sottolineano le Fiamme gialle – sottraggono risorse stanziate per la crescita e lo sviluppo economico del Paese». Le casistiche più ricorrenti riguardano progetti finanziati dallo Stato o dall`Ue non realizzati o completati, ma anche truffe ai danni dell`Inps e degli altri enti previdenziali in relazione ad erogazioni ottenute in assenza dei requisiti. Tra i casi più recenti, quello di una società di Catanzaro che aveva presentato un progetto a carattere scientifico per la produzione di integratori dietetici ed alimentari da alghe marine coltivate con gli scarti di lavorazione dell`industria lattiero-casearia: la società aveva già percepito contributi per 5 milioni di euro, altrettanti dovevano essere erogati, ma non aveva mai avviato la produzione né tantomeno completato gli stabilimenti, semivuoti e in stato d`abbandono. Un altro caso eclatante si è registrato a Sassari, dove, in collaborazione con personale dell`Esercito Italiano, è stata scoperta una truffa in un`officina meccanica incaricata di riparare automezzi militari, impiegati anche nelle missioni di pace all`estero. Al posto di pezzi di ricambio nuovi e funzionanti venivano utilizzati ricambi usati, oppure venivano fatturati interventi mai eseguiti. A Merano, il titolare di una malga destinata ad alloggiare animali d`alpeggio, ha usato i fondi erogati dalla Provincia autonoma per la realizzazione di un`abitazione privata, mentre a Cremona, i finanzieri hanno scoperto una frode nel settore fotovoltaico ideata da una società che avrebbe indebitamente beneficiato di decine di milioni di euro di incentivi senza averne diritto.