Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:52
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

I 131 licenziamenti di Ferragosto a "Calabria It"

CATANZARO Le lettere di licenziamento sono state spedite alla vigilia di Ferragosto. Centotrentuno avvisi per i lavoratori di “Calabria It”, società in house della Regione Calabria controllata da Fin…

Pubblicato il: 27/08/2013 – 5:36
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
I 131 licenziamenti di Ferragosto a "Calabria It"

CATANZARO Le lettere di licenziamento sono state spedite alla vigilia di Ferragosto. Centotrentuno avvisi per i lavoratori di “Calabria It”, società in house della Regione Calabria controllata da Fincalabra. Un`altra tappa di una vicenda complessa, partita da “Sviluppo Italia Calabria”, liquidata nel 2007 e trasformata, nel 2011 in “Settingiano sviluppo spa”, prima di cambiare nuovamente nome e approdare a quest`ultima tappa: il licenziamento di massa disposto dal commisario liquidatore Attilio Funaro. Un atto che ha suscitato molte perplessità, soprattutto tra i sindacati, che hanno definito «irrituale, per modalità e tempi», la procedura.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno scritto all`assessore regionale alle Attività produttive, Demetrio Arena, chiedendogli un incontro urgente sulla vertenza. Ai lavoratori, infatti, le lettere sono arrivate come l`ennesima mazzata, dopo mesi di stipendi arretrati e incertezze sul futuro. Come spesso accade, gli atti formali sembrano discostarsi dalle promesse. Il 15 luglio scorso, in un incontro all`assessorato alle Attività produttive, i dipendenti avevano ricevuto «precise garanzie – scrivono i sindacati – a tutela dei livelli occupazionali e per il pagamento degli stipendi non ancora corrisposti». Neppure un mese più tardi, per «necessità di ordine finanziario», sono arrivati i licenziamenti. Ora partirà la mobilitazione. Prima tappa: un`assemblea convocata per il 29 agosto nella sede di Settingiano, nella quale i lavoratori reclameranno le mensilità arretrate, che «non hanno mai fatto venire meno le attività, per senso di responsabilità nei confronti degli utenti», che sono le piccole e medie imprese calabresi le cui pratiche di finanziamento sono passate negli uffici di “Calabria It”.

LA SCELTA DEL LIQUIDATORE
Nel mirino delle lagnanze è finito il commissario liquidatore, nonché consigliere d`amministrazione di Fincalabra. A Funaro, i dipendenti della società in house rimproverano di non essersi dato abbastanza da fare per mantenere i livelli occupazionali e cercare di garantire un traghettamento dei lavoratori verso Fincalabra. Da parte sua, il manager ha illustrato i motivi delle sue scelte in una comunicazione in possesso del Corriere della Calabria. Per Funaro è necessario «procedere alla risoluzione della totalità dei rapporti di lavoro dei dipendenti, in quanto divenuti strutturalmente in esubero rispetto alle capacità economico-finanziarie e alle esigenze gestionali». Funaro è arrivato a “Calabria It” lo scorso 19 giugno, dopo la decisione dell`assemblea straordinaria che ha deciso per la liquidazione della società, operazione da portare a compimento entro la fine del 2013.

«CALABRIA IT COSTA 25MILA EURO AL GIORNO»
Nella lettera che formalizza i licenziamenti, il commissario parla di «impossibilità della prosecuzione dell`attività economica». “Calabria It” presenterebbe «fortissime perdite in termini economici» e «costi di gestione che giornalmente si aggirano intorno a 25mila euro». Per Funaro, «non si prospetta alcuna altra soluzione, né è prospettabile allo stato la possibilità di ricorrere a misure alternative». Niente contratti di solidarietà né gestione flessibile del personale. L`unico modo per contenere i «costi fissi» è il «licenziamento collettivo». Un provvedimento drastico, ancor più se si pensa che «non sono previsti programmi per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell`attuazione del programma».

CONSULENZE E LICENZIAMENTI
Continua così una storia molto travagliata che, secondo i desiderata dei lavoratori, avrebbe dovuto concludersi con il traghettamento nei ruoli di Fincalabra o, nella peggiore delle ipotesi, con la garanzia della salvaguardia dei posti di lavoro. È stato fatto tutto il possibile per evitare i licenziamenti? In azienda si mormora di consulenze ben pagate anche nelle ultime settimane di vita della società, proprio mentre maturava la decisione di mandare via tutti i dipendenti. E dire che neppure due anni fa, per gli ex di “Sviluppo Italia Calabria” sembrava iniziata una nuova vita. E Scopelliti commentava: «Oggi si concretizza un percorso che è una risposta di capacità del fare, ma anche un esempio di coerenza e di impegno. Tutto questo dimostra la capacità della Regione di andare incontro a soluzioni che possano soddisfare i bisogni dei nostri territori». Ventiquattro mesi più tardi, la Regione ha mandato tutti a casa. (0020)

Argomenti
Categorie collegate

x

x