Rende, la rivincita del Pd: «Ora Scopelliti chieda scusa»
RENDE Ufficialmente Sandro Principe sceglie la via del silenzio. In realtà, appena appresa la notizia che il ministro dell`Interno Angelino Alfano ha firmato il decreto con cui viene scongiurato lo s…

RENDE Ufficialmente Sandro Principe sceglie la via del silenzio. In realtà, appena appresa la notizia che il ministro dell`Interno Angelino Alfano ha firmato il decreto con cui viene scongiurato lo scioglimento del Comune di Rende per infiltrazioni mafiose, l`ex sindaco ha riunito i suoi uomini per fare il punto della situazione e impartire le direttive. Ora che è arrivato il timbro del Viminale, una nuova stagione si apre (si andrà al voto nella prima finestra elettorale utile) e non c`è più nessuna prudenza da mantenere. E anche se non lo fa direttamente, Principe affida il suo pensiero a un documento sottoscritto da tutto il Pd rendese: «Il provvedimento del ministro Alfano, peraltro capo della delegazione del Pdl al governo Letta, nonché segretario nazionale del medesimo Pdl, rende giustizia alla città di Rende che l’opinione pubblica ha sempre riconosciuto e riconosce come una eccellenza della Calabria e dell’intero Mezzogiorno per la qualità del suo tessuto urbano, per aver saputo ospitare l’Università della Calabria, per i servizi che offre, per le istituzioni culturali che possiede e per la robustezza della sua economia».
Evitato il commissariamento, ora i dirigenti democrat del Campagnano possono passare al contrattacco: «Questa realtà, così ricca di indiscutibili qualità, il Pdl calabrese ha tentato di offuscare e di distruggere con una campagna denigratoria pretestuosa e strumentale, che ha visto protagonista l’intero gruppo parlamentare locale ed i massimi dirigenti del partito. Alfano, nell’esercizio dei suoi poteri e doveri istituzionali, ha clamorosamente smentito e bocciato l’azione del Pdl calabrese che tanto dolore ha provocato ai cittadini di Rende».
Senza troppi giri di parole, Principe e gli altri esponenti del Pd rendese individuano nel governatore Peppe Scopelliti «l’ispiratore dell’offensiva denigratoria contro la nostra città che, invece, come presidente della Regione avrebbe avuto il dovere di difendere».
Il caso (?) vuole che a Rende il prossimo 4 ottobre il duo Scopelliti-Gentile avvii la stagione della nuova Forza Italia. Dalle parti del Pd non intendono fare sconti: «Per Scopelliti, si tratta di un’occasione unica per chiedere scusa alla comunità rendese per il grave danno arrecatole dal suo inqualificabile comportamento che, per cercare di alleggerire le sue chiare responsabilità, ha tentato ingiustamente di fare di tutte le erbe un fascio. Il Pd di Rende, che non si è mai piegato alle persecuzioni subite, non mancherà di mettere in campo iniziative, idee e progetti per dare continuità alla incisiva azione del riformismo rendese». (0030)