In Campania, Calabria e Sicilia il 75% “evade” la Tarsu
Rifiuti e meridione. Un binomio che spesso si traduce in una gestione ancora lontana dalle migliori pratiche, in particolare sulla differenziata e sulla tariffa, la Tarsu, che registra un`alta percen…

Rifiuti e meridione. Un binomio che spesso si traduce in una gestione ancora lontana dalle migliori pratiche, in particolare sulla differenziata e sulla tariffa, la Tarsu, che registra un`alta percentuale di evasione (in media il 75%). Su questo si concentra uno studio della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, realizzata insieme con Comieco (il Consorzio nazionale per il recupero di carta e cartone) e presentata oggi a Roma, che analizza nello specifico sei città del sud in tre diverse regioni, come Napoli e Salerno, Reggio Calabria e Cosenza, Palermo e Trapani.
Ne emerge che Salerno è la città più virtuosa nella raccolta differenziata arrivando ad una percentuale del 68%, mentre Cosenza ha la più alta percentuale di carta e cartone. Sempre a Salerno c`è anche il «minor tasso di sofferenza per il pagamento della Tarsu», pari al 60%, caratterizzate da evasione della tariffa o rinvio dei pagamenti. L`ultima della classifica è Palermo, con il 12% di differenziata; inoltre al capoluogo siciliano spetta il tasso più «alto di sofferenza nella riscossione della Tarsu», pari all`86%. Insieme con Trapani ha poi la produzione più alta di rifiuti, pari a 472 kg per abitante all`anno. In quanto a raccolta di carta e cartone è ancora Salerno a piazzarsi in testa per la maggiore quantità per abitante, 66 kg l`anno; a Cosenza invece la più alta percentuale. «Dalla ricerca – dice il presidente della Fondazione, Edo Ronchi – emerge un`evidente difficoltà delle amministrazioni del sud a riscuotere le tariffe di gestione dei rifiuti, con alcuni casi di alti livelli di insolvenza». La Tarsu – si afferma nello studio – ha infatti un «tasso di insolvenza» che «risulta piuttosto alto, oltre il 75%».