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Due più due non fa quattro E la prof va fuori dal concorso

LAMEZIA TERME La commissione non sa far di conto ed esclude una professoressa che invece avrebbe dovuto accedere all`esame orale per passare di ruolo. A pagare l`insipienza dell`organo di valutazione…

Pubblicato il: 04/11/2013 – 11:17
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Due più due non fa quattro E la prof va fuori dal concorso

LAMEZIA TERME La commissione non sa far di conto ed esclude una professoressa che invece avrebbe dovuto accedere all`esame orale per passare di ruolo. A pagare l`insipienza dell`organo di valutazione è stata un`aspirante insegnante di storia e filosofia di Rende, Ilaria Cacozza, 30 anni.  
Il contesto nel quale si è consumato il clamoroso errore matematico è il concorso per diventare professori di ruolo, voluto nel 2011 dall`ex ministro dell`Istruzione Francesco Profumo. La vicenda che vede protagonista, suo malgrado, la giovane prof è raccontata sul sito del quotidiano La Repubblica in un articolo a firma di Corrado Zunino. «Diversi bocciati che si sono presi la briga di andare a controllare i loro scritti, hanno avuto sorprese. E hanno deciso di fare ricorso».
Tra loro c`è anche Ilaria Cacozza: non aveva superato la prova scritta di storia (classe di concorso A037). Sui quattro quesiti sottoposti allo scritto, aveva preso 6 per ciascuno, quindi 24 punti totali quando il minimo per passare era 28 punti (una media del sette). Sarebbe stata una griglia di valutazione sufficiente (media del sei) per la candidata di Rende, ma evidentemente non abbastanza alta per continuare le selezioni e sperare ancora di ottenere la cattedra (come hanno controfirmato un presidente di commissione e due commissari chiamati a giudicare dall`Ufficio scolastico regionale per la Calabria). L`insegnante rendese, però, ha dato seguito ai suoi dubbi e ha chiesto un accesso agli atti. La copia della griglia di valutazione ha dato consistenza alle sue sensazioni. Su ogni quesito il voto che aveva ottenuto non era stato 6, come messo a verbale dalla commissione giudicante, ma 7, come risultava dalla somma matematica delle quattro voci per ogni singolo quesito: “correttezza linguistica”, “pertinenza”, “completezza”, “originalità”. La somma esatta moltiplicata per le quattro prove avrebbe dovuto produrre un 28, voto che avrebbe garantito l`ammissione all`orale. Il pallottoliere sballato della commissione ha insomma fatto fuori una candidata che avrebbe meritato di proseguire la selezione.
«Ilaria Cacozza – scrive Zunino – ha fatto ricorso e spera di poter dare l`orale in una sessione suppletiva, tuttavia la graduatoria dei vincitori è già stata stilata e i posti assegnati. I tre professori (asini) della commissione giudicante risponderanno delle loro scarse conoscenze matematiche? Restituiranno allo Stato, almeno, il gettone di presenza?». (0040)

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