"Vulpes", Potestio scarcerato per mancanza d`indizi
COSENZA Restano in carcere Alberto Superbo, Francesco Costabile e Adolfo D`Ambrosio. Tutti e tre, fermati nell`operazione “Vulpes” della Dda di Catanzaro, si sono avvalsi della facoltà di non rispond…

COSENZA Restano in carcere Alberto Superbo, Francesco Costabile e Adolfo D`Ambrosio. Tutti e tre, fermati nell`operazione “Vulpes” della Dda di Catanzaro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E ha fatto lo stesso anche Mario Potestio, che, però, è tornato in libertà. Ancora irreperibile, invece, il quinto indagato, Umberto Di Puppo. Questo l`esito della prima verifica per l`inchiesta che ha gettato la luce su una cerchia di presunti membri del clan Lanzino. Potestio era l`unico del gruppo accusato di aver favorito la latitanza del boss Ettore Lanzino. Gli inquirenti, infatti, avevano documentato, in almeno un`occasione, due giorni prima della cattura del boss, una visita dell`uomo al nascondiglio del capoclan fuggitivo, a Rende. Una circostanza che, però, il giudice ha ritenuto insufficiente per stabilire che Potestio, fratello del capo di Gabinetto del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, fosse una sorta di trait d`union tra Lanzino e il mondo esterno. Tutti gli altri indagati sono accusati dai magistrati dell`antimafia di aver avuto un ruolo attivo nella riscossione del pizzo nell`area urbana cosentina. (0020)