TORINO Si è concluso con 19 condanne, a pene comprese tra i tre anni e un mese e i sette anni e mezzo, il processo di appello “Albachiara”, sulle infiltrazioni della `ndrangheta nel Basso Piemonte. La Corte d`Appello di Torino ha così ribaltato il verdetto in primo grado, che aveva visto un solo imputato condannato per reati minori. I giudici di secondo grado hanno invece riconosciuto l`esistenza nel Basso Piemonte di un “locale” della `ndrangheta. La pena più alta è stata inflitta a Bruno Pronestì, che secondo l`accusa sostenuta dal pg Antonio Malagnino era a capo del “locale”. Tra i condannati anche Giuseppe Caridi, ex consigliere comunale del Pdl ad Alessandria. (0050)
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