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La scheda "fai da te" del congresso Pd

CATANZARO Tutto si può dire tranne che il congresso provinciale del Pd catanzarese abbia avuto un alto tasso di agibilità democratica. Polemiche tra i candidati a parte, quello che lascia perplessi…

Pubblicato il: 19/12/2013 – 15:18
La scheda "fai da te" del congresso Pd

CATANZARO Tutto si può dire tranne che il congresso provinciale del Pd catanzarese abbia avuto un alto tasso di agibilità democratica. Polemiche tra i candidati a parte, quello che lascia perplessi è soprattutto il modus operandi con cui i circoli hanno portato avanti le operazioni di voto. Basta dare uno sguardo alle schede che sono state consegnate ad alcuni militanti. Come si evince dalla foto che pubblichiamo, manca l`indicazione prestampata dei tre aspiranti alla segreteria (Enzo Bruno, Domenico Giampà e Francesco Muraca). Il voto è indicato a penna, in contrasto con quanto non solo avvenuto nelle altre province calabresi ma anche nel resto del Paese. In attesa di capire se la vicenda avrà un`appendice giudiziaria (la componente di Azione democratica ha annunciato di voler portare il caso all`attenzione della Procura), ieri una parte del partito – quella guidata dai renziani Vincenzo Ciconte, Piero Amato ed Ernesto Magorno – ha eletto come segretario Enzo Bruno, già in passato capogruppo del Pd in consiglio provinciale e con alle spalle una condanna in primo grado per truffa ai danni dello stessa Provincia.
Tutto ciò nonostante la commissione provinciale di garanzia avesse deliberato «l`annullamento di tutte le assemblee di circolo che non hanno adottato correttamente e per come dovuto la scheda elettorale ovvero non erano indicati e prestampati i nomi dei tre candidati alla segreteria provinciale».
Regna il caos più totale, insomma. E chi dovrebbe riportare un po` di ordine (vedi il deputato-commissario del Pd calabrese Alfredo D`Attorre) si guarda bene dall`intervenire. La base, intanto, è in rivolta. Esemplificative del clima di tensione che si vive all`interno dei democrat sono le parole di Antonio Tarantino, dirigente del circolo di Catanzaro Lido: «Nel 2009, anno di congresso 318 iscritti, 2010 e 2011 circa 60 iscritti. Nel 2012, anno in cui D’Attorre “proclama” la convocazione  dei  congressi, poi ritirati, 168 iscritti, quest’anno gli iscritti sono stati 292. Di questi, hanno votato circa il 90%  per il segretario provinciale e circa il 40% alle primarie per il segretario nazionale. Un tesseramento a dir poco schizofrenico, o come penso e sono convinto, richiesto  a persone che hanno il solo problema del bisogno, e una partecipazione al voto molto interessata. La pagina buia è scritta sulle regole  che sono state proditoriamente manipolate da due personaggi in cerca d’autore. Uno a capo della commissione regionale per il congresso e l’altro a capo della commissione regionale di garanzia, pagati con i miei soldi e messi lì a fare gli arbitri». C`è quanto basta per invocare un intervento della segreteria nazionale. Possibile che di tutto questo non sappia nulla Matteo Renzi?

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