CATANZARO Il ruolo di un broker finanziario romano spunta nell`inchiesta sulle presunte irregolarità nel derivato sottoscritto dalla Provincia di Catanzaro nel 2007. Il pm Domenico Guarascio sta valutando il ruolo svolto dal broker nella gestione del denaro accantonato su un conto corrente in Lussemburgo. Il broker, infatti, aveva l`accesso al conto corrente e ora gli inquirenti attendono gli esiti delle rogatorie per analizzare i movimenti di denaro. Il broker romano è stato individuato nel corso delle indagini condotte dalla guardia di finanza che hanno portato a due informative depositate alla Procura di Catanzaro.
Nelle informative, in particolare, vengono individuate le persone, le società e gli istituti di credito che si sono interessate alla sottoscrizione del derivato con la Provincia di Catanzaro, che nel 2007 aveva contratto mutui con la Cassa depositi e prestiti per un importo di 216 milioni di euro. In questo ambito la Banca Opi, che aveva il servizio di tesoreria con l`Ente, decise di sottoscrivere con la Dresdner Bank il derivato. Successivamente lo swap venne assunto dalla Provincia con una determina dirigenziale. Con il passare dei mesi la Procura di Catanzaro ha acquisito una relazione della Corte dei conti nella quale si fa riferimento proprio al derivato sottoscritto dalla Provincia. Gli inquirenti hanno poi ricostruito le modalità dell`operazione finanziaria giungendo alla società Alfafin, con sede in Liechtenstein, dove, secondo l`ipotesi accusatoria, sarebbe finita la presunta commissione illegale, per un ammontare di 750 mila euro, pagata per il contratto del derivato. Ed è proprio nell`ambito dell`utilizzo della presunta commissione illegale che si sarebbe inserito il broker romano il quale aveva accesso al conto corrente in cui fu depositato il denaro. (0050)
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