COSENZA Lo scontro frontale in atto nel centrodestra cosentino, con Mario Occhiuto e Katya Gentile a confronto nella guerra di piazza Bilotti, non lascia indifferente l`opposizione. Lo sottolinea una nota di Marco Ambrogio, vicecapogruppo consiliare del Pd, che ritiene quello che sta avvenendo «gravissimo sotto il profilo della correttezza amministrativa e ancora più mortificante sotto il profilo prettamente politico». Ambrogio chiede «una riflessione profonda su quello che è stato il primo biennio Occhiuto, da noi più volte stigmatizzato specie nel modo di gestire la cosa pubblica, spesso apparso un po` troppo allegro». Ma esprime, al tempo stesso, «la solidarietà politica a un sindaco che denuncia, almeno sui social network di essere vittima di pesanti condizionamenti mafiosi (specie se parla di mafia politica). Però, a tal punto riteniamo opportuno che, come ha fatto l’ex vicesindaco Gentile, anche Occhiuto deve recarsi in Procura e citare con estrema esattezza i nomi e i cognomi e le relative circostanze che lo hanno indotto a subìre i condizionamenti a cui allude».
Ambrogio chiede, dunque, (e in questo la sua nota è simile alla risposta di Katya Gentile), che ci pensi la magistratura, anche se questa vicenda «finisce per alimentare quel sentimento di antipolitica che aleggia già da tempo e che episodi di mala politica come quello dell’amministrazione Occhiuto rafforzano all’inverosimile. Di certo Cosenza sta capendo da chi è amministrata e in che modo viene gestita la cosa pubblica». (0020)
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