Monsignor Bregantini: la Calabria può farcela

CATANZARO Il lavoro di monsignor Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Locri-Gerace fino al 2007 e attuale arcivescovo di Campobasso-Bojano, è al centro di un libro presentato questa mattina nell`aula Giovanni Paolo II dell`università Magna Graecia di Catanzaro. “Giancarlo Maria Bregantini-Una luce nel giardino della Locride”, questo il titolo del libro biografico, scritto dal professor Mario Casaburi, che ha raccontato capitolo per capitolo, la lotta che “Bregantini ha posto in essere contro la `ndrangheta, ma non solo, a favore della speranza per un territorio che, oggi, ha bisogno di credere in qualcosa”. Così, parlando di speranza e di futuro, davanti ad una platea di giovani, e preceduto dagli interventi di Antonio Viscomi, Sandro Dolce e Rocco Reina, Mario Casaburi, in poche parole riassume il lavoro di Bregantini, che non può essere dimenticato, e si sofferma sul clamore del libro di Gratteri e Nicaso. “In Calabria, in Italia – continua l`autore – dovrebbero esserci tantissimi Bregantini, perche` la Chiesa anche con questi esempi contrasta la `ndrangheta. Per questo motivo credo che non bisognerebbe generalizzare, analizzando solo una serie di sentenze, come hanno fatto Gratteri e Nicaso, limitando a poco l`azione di qualcuno che ha fatto molto e soffermandosi sull`esempio di pochi”. A Casaburi fa eco, lo stesso presule: “Bisogna creare alleanza tra forze positive e valorizzarle, non demonizzarle – chiarisce Bregantini -. Oggi stiamo vivendo un periodo di forte crisi e la Calabria può farcela solo se inizia a valorizzare quello che ha. Il gusto del bello è la migliore forma di antimafia perché significa ricostruire e amare”. (0050)