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Evasione da boss per Domenico Cutrì

GALLARATE Come in un film, spari, ostaggi, feriti e anche un morto. Così Domenico Cutrì, 32, calabrese di origini ma residente nel nord Italia e condannato all`ergastolo, è riuscito a fuggire durant…

Pubblicato il: 03/02/2014 – 17:29
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Evasione da boss per Domenico Cutrì

GALLARATE Come in un film, spari, ostaggi, feriti e anche un morto. Così Domenico Cutrì, 32, calabrese di origini ma residente nel nord Italia e condannato all`ergastolo, è riuscito a fuggire durante un trasferimento dal carcere di Busto Arsizio a Gallarate. Sull`asfalto è rimasto il corpo del fratello del fuggitivo Antonio Cutrì, mentre due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti in maniera fortunatamente non grave. Un agente, infatti, ha riportato un trauma cranico e un altro delle ferite agli occhi provocate da uno spray urticante. Entrambi sono stati ricoverati in codice verde.
Secondo una prima ricostruzione al blitz avrebbero partecipato quattro uomini armati. Una Polo nera ha affiancato il furgone con a bordo Cutrì, all’improvviso un bandito è uscito e sembra che abbia preso in ostaggio un passante minacciandolo con la pistola e chiedendo agli agenti della penitenziaria di consegnare loro il malvivente detenuto. Con i kalashnikov puntati i malviventi sono riusciti a far fuggire il detenuto. Ne è seguita una sparatoria con almeno venti colpi. Il commando è riuscito comunque ad allontanarsi dal luogo dell`agguato. Poco dopo l`auto utilizzata è stata trovata abbandonata con a bordo le armi.  A breve distanza i banditi hanno lasciato anche il corpo di Antonio Cutrì ferito a morte durante l`azione.
La famiglia Cutrì emigrò negli anni `60 da Melicuccà, suo paese d`origine, prima in Piemonte e poi in Lombardia. Nel dicembre del 2012 Domenico Cutrì è stato condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio di Lukacs Kobrzeniecki, il giovane polacco freddato a Trecate nella notte fra il 15 e il 16 giugno del 2006 l’ operaio 22enne, era stato ucciso in un agguato mentre tornava a casa sua dopo una serata al bar con gli amici. Secondo quanto ricostruito Cutrì avrebbe deciso di vendicarsi per un apprezzamento fatto dal giovane straniero alla sua donna. L`uomo, stando a quanto si apprende da fonti del Dap, era attualmente detenuto nel carcere di Cuneo, fino al 2013 era rinchiuso nel carcere di Saluzzo, da cui era stato spostato perché una fonte confidenziale aveva rivelato un tentativo di evasione per farlo scappare. Nei giorni scorsi era stato tradotto nel penitenziario di Busto Arsizio proprio perché stamane doveva essere presente in tribunale a Gallarate per un processo su un giro di assegni falsi.

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