Bombe a Reggio, in aula a Catanzaro i verbali dei magistrati Mollace e Cisterna
Il Tribunale di Catanzaro ha acquisito i verbali delle dichiarazioni rese dai magistrati Francesco Mollace e Alberto Cisterna l`8 ottobre scorso nell`ambito del processo, in corso a Reggio, contro la…

Il Tribunale di Catanzaro ha acquisito i verbali delle dichiarazioni rese dai magistrati Francesco Mollace e Alberto Cisterna l`8 ottobre scorso nell`ambito del processo, in corso a Reggio, contro la cosca Lo Giudice. È quanto deciso oggi dal collegio davanti al quale si sta celebrando il processo per gli attentati del 2010 contro la sede della Procura generale di Reggio Calabria e l`abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro e per l`intimidazione all`ex procuratore e ora capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone.
I giudici hanno, invece, rigettato la richiesta avanzata dall`avvocato Aldo Casalinuovo (difensore di Luciano Lo Giudice) di chiamare sul banco dei testimoni il pg di Reggio Di Landro alla luce delle dichiarazioni rilasciate durante la cerimonia per l`inaugurazione dell`anno giudiziario. Il procuratore generale aveva detto: «Anche accedendo alla tesi della condotta materiale riconducibile alla cosca Lo Giudice per i due attentati dinamitardi alla sede della Procura generale e alla mia abitazione, rimane ineludibile la domanda del contesto generale e della causale, da escludersi per il predetto modesto clan. È possibile che essi siano stati posti in essere dalla predetta cosca, ma quel che non si è assolutamente accertato è la motivazione di tali fatti criminosi, di gravissima portata pure per questa terra». Lo stesso avvocato aveva chiesto anche di sentire in aula il magistrato Alberto Cisterna. In questo caso il collegio, dopo una breve camera di consiglio, ha deciso di rinviare la decisione alla fine della fase dibattimentale.
Bisognerà, invece, attendere il 26 marzo per la deposizione del boss pentito Antonino Lo Giudice che si è autoaccusato di essere il mandante degli attentati del 2010 a Reggio Calabria e che per quei fatti è già stato condannato alla pena di 6 anni e 4 mesi.
Durante l`udienza di oggi sono stati sentiti alcuni membri delle forze dell`ordine che parteciparono alle indagini e il commercialista Domenico Larizza che come consulente della Procura di Reggio ha ricostruito i rapporti economici di Luciano Lo Giudice.
La prossima udienza è fissata per il 27 febbraio. Nel processo in corso a Catanzaro sono imputati Luciano Lo Giudice, fratello del boss pentito Antonino, Antonio Cortese e Vincenzo Puntorieri, questi ultimi ritenuti gli esecutori materiali degli attentati. (0080)