Caso Sarlo, Scopelliti sul banco dei testimoni?

CATANZARO Politici e magistrati potrebbero essere presto chiamati a sedersi sul banco dei testimoni nel palazzo di giustizia di Catanzaro nell`ambito del processo che vede come imputata il dirigente generale del dipartimento “Controlli” della Regione Calabria, Alessandra Sarlo. Durante l`udienza di oggi, infatti, la pubblica accusa, rappresentata dal pm Gerardo Dominijanni, e la difesa (gli avvocati Albanese e Cusumano) hanno depositato la loro lista dei testimoni. La Procura vorrebbe chiamare in aula il governatore Giuseppe Scopelliti, gli assessori regionali Luigi Fedele e Demetrio Arena, l`ex consigliere Franco Morelli e l`ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tra i testi dell`accusa figura anche Vincenzo Giglio, il magistrato marito dell`imputata finito sotto processo a Milano per aver rivelato notizie coperte da segreto istruttorio a Morelli.
Gli avvocati della Sarlo, oggi presente in aula, vorrebbero invece sentire le testimonianze di diversi magistrati in servizio alla Procura e all`ufficio gip di Reggio Calabria. Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Tiziana Macrì, deciderà quali testi ammettere nella prossima udienza fissata per il 10 marzo.
L`ipotesi dell`accusa è che Giglio, attraverso i rapporti con l`ex consigliere regionale Morelli, avrebbe ottenuto favori per la moglie che avrebbe voluto ricoprire un incarico dirigenziale. Al centro dello scambio vi sarebbe stato un fax inviato da Giglio a Morelli in cui si attestava l`assenza di procedimenti pendenti a carico dell`ex consigliere. Quest`ultimo avrebbe quindi speso il suo potere politico per agevolare il distacco della Sarlo (dirigente della Provincia reggina) al consiglio regionale o per favorirne la nomina a commissario straordinario dell`Asp di Vibo. Oggi in aula la difesa ha depositato un documento della Procura di Reggio in cui si certifica che non vi è stata alcuna violazione del re.ge nel periodo in esame. Il fascicolo era stato aperto dalla Procura di Milano che indagava sul marito della dirigente Vincenzo Giglio, che è stato condannato in primo grado nell`ambito della maxi inchiesta “Infinito”. Dal capoluogo lombardo gli atti erano stati trasferiti a Reggio. Ma il 19 luglio 2012, accogliendo l`istanza della difesa, il Tribunale ha deciso la trasmissione del fascicolo a Catanzaro. Secondo i giudici reggini, infatti, il marito della Sarlo avrebbe avuto un ruolo nell`ipotesi di reato di corruzione contestato alla moglie ed essendo magistrato nel distretto di Reggio Calabria la competenza doveva essere assegnata a Catanzaro. Al centro dell`inchiesta ci sono anche alcuni sms inviati dal giudice Giglio al consigliere regionale Morelli.
Il 10 aprile 2010 il magistrato invia questo messaggio al politico: «Ti confesso un piccolo segreto: mia moglie fa parte della piccola cerchia di persone a cui piace lavorare molto. Perciò, quale che sia la destinazione, per favore, che sia un posto fortemente operativo e non di mera rappresentanza. Questo per la sua serenità e per il mio equilibrio interiore per cui invoco la solidarietà maschile. Grazie». Quando Alessandra Sarlo riceve l`incarico di commissario all`Asp vibonese, è lo stesso Giglio a darne notizia a Morelli: «Per il resto grande novità: pare che Ale sarà nominata commissario dell`Asp di Vibo Valentia. È un impegno preso direttamente e inaspettatamente dal governatore». Bisognerà attendere il prossimo 10 marzo per sapere chi comparirà in aula come teste. Il presidente Scopelliti, per la nomina della stessa Sarlo a dg dei Controlli, è gia stato rinviato a giudizio con l`accusa di abuso d`ufficio assieme all`assessore Domenico Tallini. (0050)