Firme false alle elezioni Chiuse le indagini per 13
Il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha chiuso le indagini sulle presunte firme false inserite nella dichiarazione di presentazione della lista “Per Catanzaro” nelle scorse elezioni comunali…

Il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha chiuso le indagini sulle presunte firme false inserite nella dichiarazione di presentazione della lista “Per Catanzaro” nelle scorse elezioni comunali del capoluogo calabrese. Tredici le persone che devono rispondere a vario titolo delle accuse di violazioni delle leggi speciali in materia elettorale e favoreggiamento personale. Secondo la ricostruzione del pm Dominijanni, l`attuale assessore comunale Massimo Lomonaco, la segretaria del movimento “Per Catanzaro” Barbara Veraldi, entrambi ritenuti «istigatori» e il dipendente comunale dell`ufficio Anagrafe Onofrio Dominiaci avrebbero «falsamente attestato che le firme relative alla dichiarazione di presentazione della lista “Per Catanzaro” dei candidati al consiglio comunale per l`elezione del sindaco erano state apposte in sua presenza previa identificazione dell`identità dei dichiaranti». Novanta le firme riportate nel provvedimento del pm che Lomonaco e la Veraldi, secondo l`accusa, avrebbero «falsamente apposto sulle dichiarazioni di presentazione della lista». Indagato anche l`ex vicepresidente del consiglio provinciale Maurizio Vento che come pubblico ufficiale avrebbe falsamente attestato che due firme «erano state apposte in sua presenza previa identificazione dei dichiaranti». Infine, nove persone devono rispondere dell`accusa di favoreggiamento personale: Michele Leone, Angelica Mauro, Tommaso Caruso, Immacolata Dolce, Giovanni Dolce, Elena Leone, Emanuela Carioti, Giulia Montesano, Filippo Lacanna. I nove, secondo l`ipotesi accusatoria, «sentiti quali persone informate sui fatti dalla Digos della questura di Catanzaro dichiaravano falsamente di aver sottoscritto gli elenchi di presentazione dei candidati della lista denominata “Per Catanzaro” presso il Comune di Catanzaro alla presenza di Dominiaci, pubblico ufficiale che procedeva alla loro identificazione».
Ora gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere al pm di essere sentiti o per depositare memoria difensiva. Solo dopo il sostituto procuratore deciderà se procedere con la richiesta di rinvio a giudizio o, al contrario, chiedere l`archiviazione.
Nell`avviso di conclusione delle indagini non compare, invece, il nome dell`assessore regionale Domenico Tallini la cui posizione, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata stralciata. Proprio l`11 febbraio scorso Tallini, accompagnato dall`avvocato Enzo Ioppoli, è stato sentito dal sostituto procuratore Gerardo Dominijanni. Durante l`interrogatorio, secondo quanto si è appreso, avrebbe riferito che in occasione delle elezioni comunali apparteneva al Pdl e, di conseguenza, non avrebbe avuto nessun interesse nei confronti della lista “Per Catanzaro”. (0080)