MODELLO CATANZARO | Tallini: «Lettura forzata dei fatti»
«Segnalare alla polizia locale un potenziale pericolo e chiedere la tutela per un numero molto grande di persone rispetto ad un rischio molto concreto di furti o danneggiamenti, servizio che avrebbe…

«Segnalare alla polizia locale un potenziale pericolo e chiedere la tutela per un numero molto grande di persone rispetto ad un rischio molto concreto di furti o danneggiamenti, servizio che avrebbe dovuto garantire comunque l’autorità preposta per competenza (Digos), sarebbe per qualcuno un reato». È quanto sostiene in una nota stampa l`assessore regionale Domenico Tallini in riferimento all`articolo pubblicato dal Corriere della Calabria sull`utilizzo dei vigili urbani per il controllo delle auto dei manifestanti partiti con 12 autobus per partecipare a Roma alla manifestazione “Tutti per Silvio. «Apprendo dalla stampa – scrive Tallini – che mi si contesterebbe di avere chiesto alla polizia locale di Catanzaro di sorvegliare un ampio parcheggio incustodito alla periferia della città dove erano state parcheggiate numerose auto di sostenitori del Popolo della libertà che avevano poi raggiunto Roma in pullman per una manifestazione a favore del presidente Berlusconi. Preciso intanto di non avere avuto alcuna comunicazione rispetto a questa vicenda per cui desumo che si tratti di semplici indiscrezioni giornalistiche. Premesso – prosegue l`assessore regionale – che probabilmente altre forze dell’ordine, allo scopo preposte, avrebbero dovuto tutelare i partecipanti ad una manifestazione politica, la mia segnalazione telefonica ai vigili era dettata dal timore che gruppi di nomadi operanti nella zona di Catanzaro Sala e Santa Maria potessero rubare o danneggiare le automobili dei partecipanti alla manifestazione di Roma, stante il ritardo accumulato dai pullman per il rientro a casa. Avere segnalato un potenziale pericolo e quindi avere contribuito a prevenire furti o quant’altro, viene fatto passare per un comportamento scorretto o addirittura un reato. Questa forzata lettura dei fatti rischia di screditare ingiustamente non solo il sottoscritto, ma anche le centinaia di persone che sono partite da Catanzaro e hanno manifestato a Roma, esercitando il loro sacrosanto diritto di partecipazione alla vita politica». (0080)