Carbone: «Ecco la legge per togliere i figli ai mafiosi»
LAMEZIA TERME La proposta di legge è stata presentata lo scorso mese di ottobre ma in questi giorni è iniziata la raccolta firme per portare il provvedimento in commissione Giustizia alla Camera. Ern…

LAMEZIA TERME La proposta di legge è stata presentata lo scorso mese di ottobre ma in questi giorni è iniziata la raccolta firme per portare il provvedimento in commissione Giustizia alla Camera. Ernesto Carbone, uno dei deputati del Pd più vicini al premier Matteo Renzi (per capirci è il proprietario della famosa Smart con cui l`ex sindaco di Firenze si recò a Palazzo Chigi per raccogliere il testimone da Enrico Letta), è convinto che l`unico modo per evitare tragedie come quelle del piccolo Cocò – bruciato a Cassano Ionio assieme a suo nonno e alla convivente di lui – o del bambino ucciso nei giorni scorsi a Taranto sia quello di togliere la potestà genitoriale ai mafiosi.
Come si articola il suo disegno di legge?
«È molto semplice: chi è stato condannato in via definitiva per alcuni reati di mafia vede decadere la potestà genitoriale. In che modo? Introducendo la pena accessoria nel codice penale. In questo modo sottrarremo i minori a un destino ineluttabile di degrado criminale. Se questa legge fosse stata già in vigore molto probabilmente non avremmo avuto i casi di cui tanto si parla in questi giorni. Ma la norma ha anche un obiettivo più preciso di altre».
E quale sarebbe?
«In questo modo noi andiamo a indebolire la mafia più feroce di tutte: la `ndrangheta. Perché la colpisci nel suo cuore pulsante, che è la famiglia. Se le `ndrine oggi ancora sono attive è perché fondano la loro forza sui legami di sangue. Ancora oggi basta osservare quanto avviene soprattutto in Calabria dove due famiglie si accordano e combinano il matrimonio dei loro figli».
Le confische comunque qualche risultato l`hanno assicurato…
«Sì, è vero ma non è sufficiente. Se tu a uno `ndranghetista togli i figli allora sì che gli procuri un danno reale. La famiglia per loro è tutto».
A livello normativo cosa cambierebbe con l`approvazione di questa proposta di legge?
«Viene introdotto l`articolo 416-quater del codice penale, che prevede la decadenza della potestà genitoriale per chi è condannato in via definitiva secondo quanto previsto dal 416-bis, associazione a delinquere di stampo mafioso. Il principio è semplice: chi si è macchiato di un certo tipo di reato non può educare un figlio».
I minori, che sono l`anello debole di questo contesto, che fine farebbero?
«La loro tutela verrebbe garantita dallo Stato e dalle sue strutture».
Non vede all`orizzonte rischi di contenziosi con il Tribunale dei minori con l`approvazione di questa legge?
«Il mio obiettivo è quello di rendere automatica la pena accessoria con la condanna, senza passare dalla richiesta al Tribunale dei minori».