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Rende, Toteda è il primo candidato a sindaco

RENDE Un primo candidato a sindaco di Rende già c`è e risponde al nome di Mario Toteda. L`ex direttore generale dell`Arssa ha spiegato i motivi della sua discesa in campo. A suo sostegno ci saranno…

Pubblicato il: 25/03/2014 – 19:19
Rende, Toteda è il primo candidato a sindaco

RENDE Un primo candidato a sindaco di Rende già c`è e risponde al nome di Mario Toteda. L`ex direttore generale dell`Arssa ha spiegato i motivi della sua discesa in campo. A suo sostegno ci saranno spezzoni del centrosinistra, quelli che si rifanno alle posizioni del consigliere regionale Mimmo Talarico. «La nostra è una coalizione civica – sono state le parole usate da Toteda – che non rifiuta la politica, annovera tanti soggetti che hanno fatto e fanno politica insieme a tanti giovani, donne ed uomini, che si vogliono impegnare in una impresa ardua che merita di essere combattuta e vissuta fino in fondo. Una coalizione che non rifiuta la politica ma che vuole uscire dagli schematismi di partito che privilegiano interessi di parte e personali rispetto agli interessi primari della città, che vengono prima di qualsiasi aspirazione personale».
Non sono mancati i riferimenti ai terremoti giudiziari che hanno squassato negli ultimi tempi la città di Rende: «Gli avvenimenti che hanno interessato Rende, inimmaginabili neanche lontanamente, impongono una presa di coscienza e chiamano all’impegno tutti coloro che hanno a cuore le sorti della città, per riportarla ai fasti di un tempo, per farle riprendere la strada smarrita. La relazione stilata dalla commissione d’accesso è molto severa: descrive situazioni di illegalità e di disordine amministrativo diffusi che non si possono ignorare. Anche la relazione sul pre-dissesto indica una situazione debitoria ingente e un metodo amministrativo superficiale che genera fisiologicamente debiti».
Adesso, però, per Toteda e per i suoi sostenitori è arrivato il momento di guardare avanti. «Non saremo i rottamatori – ha spiegato ancora Toteda –  di un modello che ha dato dei frutti copiosi in passato, ma coloro i quali intendono recuperare le migliori intuizioni della tradizione amministrativa rendese per dare vita a più ambiziosi programmi affidati a una nuova classe dirigente che non sia cooptata o comandata, ma libera e consapevole. Rende è una città moderna, avanzata dal punto di vista socio-economico e urbanistico, anche se si registrano flessioni e cedimenti; è anche la città dell’Università della Calabria, la cui struttura di campus ne fa un unicum straordinario. Rende ha tutto per diventare una città leader del Mezzogiorno, città cerniera dell’area urbana ma deve superare la sua interpretazione localistica e personalistica per dialogare con il mondo, in primis con le città limitrofe a cominciare dal capoluogo. Una politica amministrativa dissennata, approssimativa e personalistica l’ha fatta piombare in una situazione finanziaria disastrosa, in una organizzazione amministrativa inadeguata ed inefficace, in una crisi di identità preoccupante, da cui noi vogliamo farla uscire chiamando a raccolta donne e uomini di buona volontà». (0030)

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