Vertice del centrodestra, si va avanti (per adesso)
REGGIO CALABRIA Il vertice di maggioranza si è chiuso con un accordo: Scopelliti non ufficializzerà le sue dimissioni fin quando non si conosceranno fino in fondo le procedure che porteranno i calabr…

REGGIO CALABRIA Il vertice di maggioranza si è chiuso con un accordo: Scopelliti non ufficializzerà le sue dimissioni fin quando non si conosceranno fino in fondo le procedure che porteranno i calabresi alle urne. Al vertice di stamattina in consiglio regionale hanno partecipato, oltre al governatore, anche la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, e il segretario regionale dell’Udc, Gino Trematerra. Chiare le richieste degli alleati al presidente della giunta: una moratoria rispetto alla volontà di fare un passo indietro, mossa che determinerebbe la decadenza del consiglio regionale.
Scopelliti avrebbe accolto l’invito e garantito l’avviamento di una ricognizione al ministero dell’Interno circa le procedure che porteranno alle prossime elezioni. «Non è ancora chiaro – ragiona uno dei partecipanti alla riunione – se il voto potrebbe essere indetto a giugno o a ottobre. Per questo abbiamo sollecitato il governatore a chiedere chiarimenti al Viminale». Il rischio – ragiona uno dei presenti al summit – è di perdere un anno senza che l’assemblea possa legiferare su alcune questioni decisive, come ad esempio i fondi comunitari,
Scopelliti avrebbe quindi optato per una soluzione più attendista, così come richiesto dai partiti che reggono l’attuale maggioranza.
Una decisione presa non a cuor leggero: in caso di una sua sospensione – dovuta alla condanna a 6 anni rimediata nel processo Fallara – di fatto il governatore non avrebbe più la facoltà di decidere le sorti della legislatura. E di certo Scopelliti non vuole rinunciare ad avere il coltello dalla parte del manico. Le sue dimissioni per ora rimarranno soltanto una dichiarazione d’intenti, in attesa di sapere quali conseguenze pratiche potrebbe avere la decisione di porre fine al governo di centrodestra che guida la Regione dal 2010.
«GARANTIRE I CITTADINI CALABRESI»
Le forze politiche che hanno partecipato al vertice hanno diffuso una nota per fare il punto della situazione: «I partiti all`unanimità hanno compreso e condiviso la scelta del presidente Scopelliti di dimettersi, non in ragione della sospensione prevista dalla legge Severino ma per l`entità sproporzionata della condanna. Viste le conseguenze del gesto, Scopelliti sente il dovere di spiegarlo ai calabresi direttamente in consiglio regionale. I rappresentanti politici della maggioranza hanno confermato l`impegno di affrontare le emergenze e le scadenze amministrative e politiche immediate per garantire i cittadini calabresi in un momento di grande difficoltà».