Eolico, la Cassazione dà ragione al pm Villani
La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pm Carlo Villani della Procura di Catanzaro contro il proscioglimento di quattro persone coinvolte nell`inchiesta su presun…

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pm Carlo Villani della Procura di Catanzaro contro il proscioglimento di quattro persone coinvolte nell`inchiesta su presunte irregolarità nella realizzazione del Parco eolico di Borgia. In particolare, la decisione della Corte di Cassazione riguarda Giuseppe Graziano e Andrea Maradei per i reati di abuso d`ufficio e Ubaldo Bertucci e Pietro Danieli per l`accusa di falso ideologico in certificazioni amministrative e tentato abuso d`ufficio. La vicenda che riguarda l`ex presidente del nucleo Via della Regione Calabria, Giuseppe Graziano, è relativa alla nomina di Pasquale Maradei a componente del Nucleo di valutazione d`impatto ambientale pur non essendo in possesso del diploma di laurea. Bertucci e Danieli, invece, erano coinvolti nell`inchiesta perché, in qualità di responsabile e istruttore dell`ufficio tecnico del Comune di Borgia, avrebbero rilasciato delle certificazioni per la realizzazione del Parco eolico. L`udienza preliminare si era conclusa il 10 aprile scorso ed il giudice per le udienze preliminari, Livio Sabatini, aveva rinviato a giudizio 35 persone, mentre Graziano, Maradei, Bertucci e Danieli erano stati prosciolti da alcuni capi d`imputazione. Dopo la decisione del gup, la Procura aveva deciso di presentare ricorso in Cassazione, sul quale adesso la suprema corte si è pronunciata. Con riguardo all`assunzione di Maradei i giudici hanno affermato che «sussiste il reato di abuso d`ufficio quando il pubblico ufficiale procuri illegittimamente assunzioni a un pubblico impiego poiché è la stessa attribuzione della posizione impiegatizia o del relativo status a configurare il profitto o il vantaggio ingiusto di natura patrimoniale». Nel caso di Bertucci e Danieli, invece, secondo la Cassazione «la valutazione del giudice ha avuto a oggetto propriamente l`elemento psicologico dei reati contestati, determinando un`indebita intomissione nel merito delle contestazioni che è precluso al gup investito della mera richiesta di rinvio a giudizio».
Gli atti relativi ai capi d`imputazione per le persone prosciolte ora ritorneranno nuovamente al Tribunale, che dovrà fissare una nuova udienza preliminare. (0080)