Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Latitante catturato seguendo moglie e figlia

Sono state la moglie e la figlia a portare, loro malgrado, gli investigatori della squadra mobile nel covo di Vincenzo Vitale, 40 anni, esponente del clan Gallace-Gallelli latitante dal luglio scorso…

Pubblicato il: 18/04/2014 – 8:18
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Latitante catturato seguendo moglie e figlia

Sono state la moglie e la figlia a portare, loro malgrado, gli investigatori della squadra mobile nel covo di Vincenzo Vitale, 40 anni, esponente del clan Gallace-Gallelli latitante dal luglio scorso. Accusato di associazione mafiosa ed estorsione, l`uomo è stato arrestato ieri sera in un appartamento di Magenta. Non era armato e non ha opposto resistenza, con sé aveva una carta d`identità contraffatta con la sua foto ma con i dati anagrafici di un`altra persona. Gli agenti della squadra mobile di Catanzaro, guidati da Rodolfo Ruperti, da circa un mese avevano stretto il cerchio delle indagini per giungere all`individuazione del nascondiglio del latitante. Da una settimana, in particolare, avevano intensificato i controlli nei confronti della moglie di Vitale, accorgendosi che la donna si stava preparando per un viaggio. La moglie del latitante, infatti, aveva fatto una serie di cure estetiche ed era pronta a partire con la figlia. La conferma che le due donne si stessero recando a trovare Vitale si è avuta quando gli agenti hanno verificato che le madre e figlia avevano lasciato a casa i cellulari spenti, una precauzione che doveva servire a far perdere le loro tracce. Non potevano sapere che gli uomini della Mobile le seguivano passo dopo passo, dalla partenza da Lamezia Terme all`arrivo a Milano. Incrociando gli spostamenti della donna e quelli di uno dei presunti fiancheggiatori, i poliziotti sono giunti a un appartamento in un quartiere prevalentemente abitato da calabresi.  L`abitazione è stata tenuta sotto stretta osservazione per un paio di giorni fino a quando uno degli agenti ha notato una persona che si è affacciata ad una finestra e che dai tratti somatici sembrava Vitale. La sera è scattata l`irruzione nell`appartamento. Assieme a Vitale è stato tratto in arresto Damiano Emanuele , di 37 anni, ritenuto il fiancheggiatore della latitanza di Vitale. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha espresso soddisfazione per l`operazione perché si è riusciti ad «assicurare alla giustizia un pericoloso latitante». Il dirigente della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti, ha ricordato come «Vitale poteva contare su numerosi appoggi nel Milanese. Una cattura non facile – ha detto ancora – di un personaggio di elevata caratura criminale che già nel 1991, quando era ancora minorenne, era finito, anche se poi venne assolto, nell`indagine sulla strage di Guardavalle». Il questore Vincenzo Carella ha voluto esprimere profonda soddisfazione per il successo dell`operazione, «un notevole risultato nella lotta alla `ndrangheta».

Argomenti
Categorie collegate

x

x