La “scomoda” eredità del pm Dominijanni
Pur se il plenum del Csm dovesse dare il suo ok alla nomina di Gerardo Dominijanni come nuovo procuratore aggiunto di Reggio Calabria, il nome del magistrato originario di Roccella continuerebbe a ri…

Pur se il plenum del Csm dovesse dare il suo ok alla nomina di Gerardo Dominijanni come nuovo procuratore aggiunto di Reggio Calabria, il nome del magistrato originario di Roccella continuerebbe a riecheggiare, e per un bel po` di tempo, nelle aule del palazzo di giustizia di Catanzaro. Il pm Dominijanni è, infatti, titolare di numerose inchieste, alcune già arrivate al vaglio della magistratura giudicante, altre che sembrano prossime alla stretta finale. Un magistrato che non fa sconti e che almeno una parte del centrodestra catanzarese (come emerso nelle intercettazioni dello scandalo “Catanzaropoli”) voleva presto lontano dalla Procura del capoluogo. Ironia della sorte proprio i membri laici di centrodestra nella commissione Incarichi del Csm hanno dato il loro voto al sostituto procuratore calabrese.
Secondo gli esperti delle vicende di Palazzo dei Marescialli, Dominijanni non dovrebbe lasciare Catanzaro prima dell`autunno. Sei mesi circa, ma con in mezzo la sospensione estiva. Ce la farà allora a portare fino alla sentenza il delicato processo per le bombe esplose nel 2010 a Reggio Calabria? Un fascicolo assai complesso arrivato sulla sua scrivania quando già aveva abbandonato la Dda dopo quasi un decennio di lotta ai clan lametini. Un`inchiesta da cui è scaturita l`indagine sull`ex sostituto procuratore generale di Reggio, Francesco Mollace.
Difficile che Dominijanni riesca a essere in aula quando verrà letta la sentenza per i due processi del “caso Sarlo”. Nel primo sono indagati l`ex presidente Giuseppe Scopelliti e l`assessore Domenico Tallini. Nel secondo deve rispondere dell`ipotesi di corruzione la stessa dg del dipartimento Controlli, Alessandra Sarlo. Il presidente del collegio, Tiziana Macrì, in apertura del dibattimento ha spiegato che non sarà possibile fare più di un`udienza al mese, i tempi per raggiungere un verdetto di primo grado appaiono, quindi, lunghi.
Poi ci sono le (tante) indagini ancora aperte. Si attende soprattutto l`esito finale del fascicolo noto come “Catanzaropoli”. Un`inchiesta nata dalle indagini sulle discusse elezioni comunali del capoluogo e che ha portato a svelare malcostumi e malaffare di alcuni esponenti dell`amministrazione guidata da Sergio Abramo. Gli atti (che sono stati depositati a conclusione delle indagini sulle firme false per la presentazione della lista “Per Catanzaro”) si fermano al luglio scorso. Il lavoro di pm e investigatori della Digos in questi mesi è proseguito senza sosta e a breve dovrebbe giungere alla conclusione.
Lunedì comunque il pm Dominijanni sarà al lavoro nel suo ufficio dove riceverà l`assessore Tallini che solo pochi giorni fa ha ricevuto un avviso a comparire nell`ambito dell`inchiesta sulla proroga dei contratti per due dirigenti esterni. Solo l`ultimo fascicolo aperto per far luce sui mille rivoli della gestione di Palazzo Alemanni nell`era Scopelliti. (0080)