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Reggio perde l`Agenzia per i beni confiscati

REGGIO CALABRIA Reggio non sarà più la sede dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati. L’intervento è contenuto nel ddl che dovrebbe essere discusso domani in Consiglio dei ministri. Il riordino p…

Pubblicato il: 08/05/2014 – 23:39
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Reggio perde l`Agenzia per i beni confiscati

REGGIO CALABRIA Reggio non sarà più la sede dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati. L’intervento è contenuto nel ddl che dovrebbe essere discusso domani in Consiglio dei ministri. Il riordino prevede un’unica sede a Roma e articolazioni nelle Prefetture. Il disegno di legge include anche misure per non far fallire le aziende inquinate sottratte alle mafie e la stretta sugli amministratori giudiziari dei beni che potranno ricevere un solo incarico. Questi i punti principali del testo, firmato da Interno e Giustizia, riferiti dal viceministro dell`Interno, Filippo Bubbico, a margine della sua audizione in commissione Antimafia. Le “Misure per rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti” introduce, tra l`altro, il reato di autoriciclaggio e nuove norme sullo scioglimento degli enti locali infiltrati dalle mafie. L`Agenzia, voluta nel 2010 dall`allora ministro dell`Interno, Roberto Maroni, ha attualmente la sede principale a Reggio e sedi distaccate a Roma, Palermo, Napoli e Milano. Da allora l`organismo ha dimostrato una serie di criticità e il governo ha deciso quindi di intervenire con una massiccia revisione. A guidare l`Agenzia, col direttore, prevede il ddl, secondo quanto anticipa Bubbico, «sarà un Comitato direttivo cui prenderanno parte anche rappresentanti del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, mentre la presidenza del Consiglio darà gli indirizzi». Si punterà, ha proseguito, «ad affrontare uno dei problemi fondamentali emersi in questi anni: la gestione delle aziende sottratte alla criminalità. Bisognerà distinguere gli assetti produttivi dalla proprietà per evitare che le aziende muoiano durante l`amministrazione giudiziaria. Quando un`azienda ha potenzialità, ma è inquinata dalle mafie, deve esserne liberata e affidata a terzi con procedura di evidenza pubblica oppure assegnata ai lavoratori». Saranno inoltre più selettivi i criteri per accedere all`Albo degli amministratori giudiziari dei beni confiscati e ciascun amministratore non potrà avere più di un incarico. (0040)

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