La Diocesi di Cassano allo Jonio, in vista della visita pastorale di Papa Francesco in programma per il 21 giugno, ha aperto un conto bancario rivolgendo ai fedeli l’invito a partecipare alla copertura delle spese necessarie per l’organizzazione della presenza del Santo Padre. «L’evento – ha spiegato monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio e segretario generale della Cei – non deve rappresentare un peso per le amministrazioni locali. Con l’impegno di tutti e con le offerte liberali di presbiteri, laici, parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi, si riuscirà a far fronte alle inevitabili spese che l’evento comporterà, pur nella consapevolezza che ciò non darà diritto a trattamenti di preferenza o a prime file».
Obiettivo dell’iniziativa, come riferisce un comunicato, è quello di «raccogliere le offerte dei fedeli che intendono contribuire, con spirito di liberalità e ciascuno secondo le proprie disponibilità e volontà, alla copertura delle spese necessarie per l’organizzazione della visita pastorale di Papa Francesco». I versamenti potranno essere effettuati sul conto corrente bancario n. 100000101713, avente Iban IT 49 E 03359 01600 100000101713, oppure sul conto corrente postale n. 13001870, intestato a Curia Vescovile, indicando come causale “21 giugno 2014”.
«A ogni versamento – è detto in una nota – seguirà il rilascio di regolare ricevuta in favore del donante. Tutte le somme saranno contabilizzate e, alla fine, sarà pubblicato e diffuso, attraverso ogni possibile canale di comunicazione, un bilancio consuntivo. Eventuali residui saranno devoluti in beneficenza».
Già in occasione dell’annuncio della venuta a Cassano del Santo Padre, monsignor Galantino aveva auspicato che la visita non rappresentasse «un capitolo di spesa ingiustificata per le amministrazioni comunali, in particolare per quella di Cassano», specificando, inoltre, di ritenere inopportuno «chiedere denaro a istituzioni pubbliche quali Regione e Provincia: se si prevede di realizzare interventi, devono essere strutturali e duraturi per il bene della città».
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