CATANZARO La Regione Calabria e la Fondazione Field hanno chiesto e ottenuto di costituirsi parti civili nel processo che vede alla sbarra Domenico Barile e Lucio Marrello, rispettivamente ex presidente e direttore amministrativo dell’ente in house. Oggi si è tenuta la prima udienza davanti al collegio (presidente Mastroianni, a latere Raschellà e Natale) che dovrà giudicherà Barile e Marrello accusati di peculato per il buco di 500mila euro nelle casse della Field. Dopo l’ammissione delle parti civili il processo è stato rinviato al prossimo 7 ottobre.
A chiedere il giudizio per gli imputati è stato il sostituto procuratore titolare del caso, Paolo Petrolo, che in fase di indagini ha chiesto e ottenuto per Barile un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari eseguito lo scorso 14 ottobre. L`inchiesta è stata avviata dopo la dettagliata denuncia del revisore dei conti, che ha scoperto l`ammanco e lo ha denunciato alla Procura della Repubblica, informando anche la giunta regionale che ha provveduto a sospendere Barile. L`ex presidente della Field si era poi impegnato a restituire il denaro presentando una fideiussione che è risultata falsa. Il 14 ottobre dello scorso anno Barile era stato arrestato e posto ai domiciliari.
L`ex presidente, nel corso dell`interrogatorio di garanzia, aveva ribadito l`intenzione di voler restituire il denaro. Durante le indagini i militari della guardia di finanza hanno compiuto una serie di accertamenti sui movimenti di denaro che hanno portato poi all`ammanco dalle casse della società. Dalle indagini, secondo l`accusa, sarebbero emerse, inoltre, delle responsabilità anche per il direttore amministrativo Marrello, che non avrebbe vigilato e non avrebbe segnalato la distrazione dei fondi dal conto corrente della Field.
x
x