CATANZARO «Livorno-Perugia-Rende, da nord a sud, cadono le roccaforti della sinistra che resistevano da più di 60 anni. E tutto ciò è accaduto a soli quindici giorni dalla valanga renziana che ha portato il Pd al 40% e niente poteva fare pensare a questo contro-terremoto». È quanto sostiene, in una nota, l’assessore regionale Domenico Tallini. «I risultati dei ballottaggi – prosegue – confermano che non si è trattato di Effetto-Renzi bensì di Effetto-Paura, determinato nella gente dall’esplosione di odio espressa da Grillo e Casaleggio. A Rende, considerata il tempio della sinistra calabrese, si è affermato un centrodestra che ha saputo rinnovarsi nei metodi, nell’articolazione e soprattutto negli uomini, proponendo un candidato che ha saputo attrarre consensi anche dall’altra parte. È un modello innovativo che dobbiamo avere la capacità di proporre anche alle imminenti regionali,
individuando al più presto un candidato che sappia unire e parlare un linguaggio di novità. Quando, commentando i risultati delle europee, parlavamo di partita aperta, anzi apertissima, qualcuno ha storto il muso. Io continuo a ritenere che il centrodestra sia maggioranza in Calabria, come dimostra il fatto che la maggior parte delle grandi città, da Catanzaro a Cosenza, da Vibo Valentia a Rende, sono guidate dal nostro schieramento. Ora si tratta di mettere in piedi la squadra, il programma e individuare una leadership condivisa da tutti». (0040)
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