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Omissioni ed errori del caso Scarpelli

Revocare la nomina di Alessandro Moretti. È quanto chiede Gianluigi Scaffidi consigliere nazionale e segretario aziendale dell’Anaoo-Assomed (una delle maggiori organizzazioni di medici) in un dett…

Pubblicato il: 17/06/2014 – 13:47
Omissioni ed errori del caso Scarpelli

Revocare la nomina di Alessandro Moretti. È quanto chiede Gianluigi Scaffidi consigliere nazionale e segretario aziendale dell’Anaoo-Assomed (una delle maggiori organizzazioni di medici) in un dettagliato documento inviato alla giunta calabrese, ai due subcommissari Andrea Urbani e Luciano Pezzi, al dg del dipartimento Salute, al Tavolo Massici e ai ministri della Salute, dell’Economia e  degli Affari regionali. In caso di mancata ottemperanza alla richiesta, il rappresentante sindacale si dice pronto a rivolgersi alla magistratura penale. Potrebbe, quindi, presto finire all’attenzione della Procura della Repubblica l’ormai nota riunione di giunta in cui, nonostante non fosse più presidente, fece capolino l’ex governatore Giuseppe Scopelliti e durante la quale venne deciso di mandare a casa Gianfranco Scarpelli, dg dell’Asp di Cosenza.

 

LA RIMOZIONE  L’analisi di Scaffidi parte proprio dalla seduta dell’esecutivo regionale del 30 maggio scorso. Il rappresentante dell’Anaoo sottolinea come la Regione fosse al corrente, fin dal 17 febbraio 2014, della ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione, per la durata di due mesi, dell’esercizio del pubblico ufficio del direttore generale dell’Asp di Cosenza, Scarpelli. Secondo Scaffidi, «la giunta regionale avrebbe dovuto adottare il provvedimento nella prima seduta utile dopo l’avvenuta conoscenza della misura cautelare interdittiva (17 febbraio 2014) ». E invece ha atteso ben 103 giorni, «consentendo, addirittura, che il direttore generale riprendesse il proprio incarico alla scadenza dell’interdizione e lo ricoprisse per un altro mese e mezzo  a fronte della gravità dei motivi attestati». Ma non solo, Scaffidi si chiede anche come mai la giunta non abbia «ancora adottato analogo provvedimento di rimozione del direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza che, come risulta da notizie di stampa, è stato già oggetto di un rinvio a giudizio per fattispecie analoga a quelle contestate dall’autorità giudiziaria al direttore generale dell’Asp di Cosenza».

 

LA NOMINA La pezza nel caso di Scarpelli sarebbe stata peggio del buco. Secondo l’Anaoo, infatti, il neo dg dell’Asp cosentina, Alessandro Moretti, non potrebbe ricoprire quell’incarico. «Dal curriculum si evince chiaramente che il soggetto nominato non sia in possesso dei requisiti di legge (né nazionali né regionali) per ricoprire l’incarico di direttore generale di un’azienda sanitaria e, a modesto parere di questa associazione, nemmeno di direttore amministrativo aziendale, incarico che oggi ricopre nell’Asl di Roma». «È evidente – scrive Scaffidi – che la giunta calabrese non sia stata ben supportata, sotto il profilo tecnico, dai propri uffici che avrebbero dovuto segnalare la mancanza dei requisiti del soggetto prescelto, evidente, ictu oculi, dalla semplice lettura del curriculum. In alternativa, alla giunta regionale poco interessa il possesso dei requisiti di legge». Il rappresentante dell’Anaoo chiede, quindi, di revocare la nomina di Moretti e affidare l’incarico a un altro soggetto che possegga i requisiti previsti per legge.
Il documento dell’Anaoo porta all’attenzione dei ministeri della Sanità e dell’Economia e agli esperti del Tavolo Massicci anche la «continuata omissione della giunta regionale, che configura una violazione di leggi nazionali, in ordine alla mancata decadenza (automatica per legge) dei direttori generali in caso di mancato raggiungimento dell’equilibrio economico delle aziende nonché in ordine alle mancate verfiche dell’operato dei direttori generali a diciotto mesi dalle nomine»

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