Stasi accelera: Primarie regionali per legge
CATANZARO «Io non resto col cerino in mano». Davanti ai suoi colleghi di giunta, Antonella Stasi ha fatto capire chiaramente che non intende più tergiversare e che oggi, o al massimo domani, firmerà…

CATANZARO «Io non resto col cerino in mano». Davanti ai suoi colleghi di giunta, Antonella Stasi ha fatto capire chiaramente che non intende più tergiversare e che oggi, o al massimo domani, firmerà il decreto con cui vengono indette le «elezioni primarie» per la scelta dei candidati alla carica di governatore. La legge a cui si fa riferimento è la 25/2009, approvata sul finire della scorsa legislatura dal centrosinistra targato Loiero-Bova. Recita, infatti, il testo normativo: «In caso di scioglimento anticipato del consiglio regionale il decreto di indizioni delle “elezioni primarie” è pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione entro il quindicesimo giorno successivo allo scioglimento».
Le primarie regolate per legge si terrebbero così non oltre il decimo giorno antecedente la scadenza della presentazione delle candidature. La data in cui la Calabria tornerà alle urne ancora non c’è, così come si attende la convocazione dei comizi elettorali. Compito, quest’ultimo, che spetta al prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro. Quanto alla legge, se c’è l’accordo tra le coalizioni – ma al momento non è un’ipotesi molto percorribile –, le primarie potrebbero essere celebrate nello stesso giorno. Sarebbero coinvolti tutti i Comuni, chiamati a garantire, così come avviene per gli altri turni elettorali, il supporto logistico e organizzativo. I costi sarebbero a carico della Regione, che ha stanziato un fondo ad hoc di 600mila euro.
E proprio gli aspetti organizzativi ieri sono stati oggetto di un confronto a Palazzo Alemanni tra il presidente facente funzioni e gli altri assessori. I dubbi maggiori ruotano attorno al possibile sforamento del tetto di spesa previsto. L’allestimento dei seggi e il pagamento del personale impiegato per espletare le operazioni di voto, infatti, farebbero salire notevolmente i costi, ben oltre la cifra inizialmente prevista.
Di certo c’è che l’accelerazione impressa dalla Stasi avrà ripercussioni sul dibattito interno ai partiti. Nel Pd può esultare Mario Oliverio, che più volte è tornato a chiedere l’applicazione di questa legge per agevolare la scelta del candidato a governatore del centrosinistra. Nel Nuovo centrodestra la decisione era attesa da giorni, tanto che Tonino Gentile più volte ha fatto riferimento all’utilità di attivare tale strumento. Resta l’incognita Forza Italia, che attende l’incontro con Berlusconi della prossima settimana per prendere una decisione definitiva sulla questione. Chissà che la firma del decreto non finisca, paradossalmente, per facilitare il compito a Jole Santelli. (0070)
Antonio Ricchio