CASSANO ALLO JONIO «Cassano e la sua Diocesi stanno riscoprendo la voglia di vivere grazie alla visita di Papa Francesco». Lo ha detto all’Ansa monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio e segretario della Cei. «Quello che sta accadendo – ha aggiunto è molto bello. È come se fosse il primo miracolo fatto dal Papa. Il Santo Padre viene a Cassano per spingere questa Chiesa ad essere più Chiesa e per allontanarci dal male. Quando il Papa parla di Vangelo ci dice che la Chiesa è incompatibile con la violenza e la malavita. Domani sicuramente il Papa avrà parole che ci inviteranno prendere le distanze dal male e a non essere collusi con la malavita. E quando parliamo di collusioni mi riferisco anche ai silenzi e a certi comportamenti. Noi dobbiamo essere evangelicamente protagonisti del bene». Prima di raggiungere la spianata di Sibari per la Messa, durante la sua visita a Cassano, il Pontefice si fermerà a pregare su una stele, realizzata da poco, che ricorda padre Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso il 2 marzo scorso davanti alla chiesa dove viveva a Sibari. La stele è formata da una parete in metallo di colore blu con una frase tratta dall’enciclica di Papa Francesco che recita: «Le mani della fede si alzano verso il cielo, ma lo fanno mentre edificano nella carità». Davanti alla parete c’è poi un crocifisso stilizzato. Il Papa, secondo indiscrezioni, dovrebbe fermarsi a pregare davanti al crocifisso. C’è fermento a Cassano allo Jonio per gli ultimi preparativi per la visita di domani di Papa Francesco. Il centro abitato è stato tappezzato di bandiere, manifesti e striscioni colorati per dare il benvenuto al Pontefice. A Cassano c’è aria di grande festa e sia negli esercizi commerciali che nelle abitazioni ci si prepara al grande evento nella speranza di poter stringere la mano del Papa. Per le vie del paese sono stati affissi dei manifesti giganti con la foto di Francesco e con la scritta ”Il vero potere è il servizio”. Non mancano i manifesti anche di ringraziamento al Papa per il suo arrivo e al vescovo di Cassano e segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino. Intanto la macchina organizzativa sta procedendo a ritmi molto serrati per predisporre gli ultimi ritocchi sia nel percorso urbano che farà il Papa e sia nella spianata di Sibari dove sarà celebrata la Messa.
L’ARRIVO DELLA PAPAMOBILE
Intanto, a Cassano allo Jonio è arrivata la Papamobile che sarà utilizzata domani da Papa Francesco per gli spostamenti nell’area urbana del paese e, successivamente, per raggiungere la spianata di Sibari dove celebrerà la messa. L’automobile è stata parcheggiata nel resort Minerva di Sibari dove è stata allestita la sala stampa. Intorno alla Papamobile si sono radunati molti curiosi che hanno scattato fotografie.
IL SOGNO DI MAFALDA
L’attesa nel centro dello Jonio cosentino è alta. Lo è ancor di più nei posti che saranno toccati dalla visita del pontefice. Mafalda ha 87 anni, un passato da educatrice in Svizzera, e ha un sogno nel cassetto: abbracciare Papa Francesco per dirgli grazie. Nell’istituto Casa Serena di Cassano allo Jonio, Mafalda rappresenta una vera e propria istituzione perchè è la decana degli ospiti. Quando parla della visita di Francesco a Cassano, i suoi occhi iniziano a brillare e la sua voce viene rotta dall’emozione perchè per lei il Papa è davvero un «dono di Dio» che l’umanità ha ricevuto. «Sono contentissima – racconta Mafalda – perchè questo Papa è molto umile e ama i poveri così come era Gesù Cristo». Da giovane Mafalda ha viaggiato moltissimo, ha visitato la Terra Santa ed è stata nei luoghi più sconfinati della terra. Ora però il suo sogno nel cassetto è quello di «abbracciare Papa Francesco e dirgli che gli voglio bene. Grazie per essere venuto a Cassano e di avere esaudito il mio desiderio. Sarà una gran bella cosa poterlo fare dal vivo». Casa Serena è un istituto pubblico di assistenza e beneficenza che ospita una sessantina di persone. La struttura fu realizzata nel 1566 come convento del cappuccini per poi diventare, nel 1940, una congrega di carità. «Questo Papa – conclude Mafalda – lo trovo grande nello spirito e nelle idee. Lui è proprio come San Francesco ed il mio desiderio è che lui ci avvicini a Dio». Poi l’emozione arriva quando Mafalda ripensa al suo passato. «Ho donato – prosegue – la mia vita al Signore. Sono stata sempre vicina ai movimenti religiosi, che mi hanno dato la possibilità di far crescere la mia spiritualità. Quando il Papa varcherà la soglia del nostro istituto sarò la prima a gridare a gran voce “Viva Francesco”».
LA LETTERA DELLE SORELLINE
L’arrivo di Francesco fa sognare anche i più piccoli. «Gentilissimo Papa Francesco, siamo due sorelline di 5 e 9 anni». Inizia così la lettera che due bambine di Cassano allo Jonio, Maria e Fiorella, indirizzano a Papa Francesco.
«Siamo onorate – proseguono le sorelline – della sua visita al nostro piccolo paese. Speriamo che questo giorno possa essere l’inizio di tanta pace e serenità in tutti noi. Ci auguriamo che la sua benedizione possa scendere su tutti noi affinché diventiamo migliori di animo e con tutte le persone che ci circondano».
«Vorremmo tanto conoscerla da vicino perché lei è la persona più buona. Per tutti noi – concludono – è un vero punto di riferimento. Le sue parole penetrano in noi in modo positivo. Un abbraccio affettuoso, Maria e Fiorella».
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