REGGIO CALABRIA «Calabria it sta per essere sfasciata». Lo sostiene il consigliere regionale Gianluca Gallo che «a più riprese – riporta una nota – negli ultimi mesi si è opposto allo smantellament…
Pubblicato il: 24/06/2014 – 11:33
REGGIO CALABRIA «Calabria it sta per essere sfasciata». Lo sostiene il consigliere regionale Gianluca Gallo che «a più riprese – riporta una nota – negli ultimi mesi si è opposto allo smantellamento della società che si occupa della promozione dell’occupazione e della creazione e sviluppo delle imprese». «A far suonare l’allarme, l’imminente esecutività dei licenziamenti dei 132 dipendenti, messi alla porta – ricorda Gallo – sebbene il Consiglio regionale, in fase di riforma degli enti sub-regionali, avesse fissato con legge approvata all’unanimità un chiaro indirizzo: procedere alla definizione di un piano industriale di salvaguardia dei livelli occupazionali. Ovvero l’esatto contrario di quanto sta accadendo». «Tra qualche giorno, nonostante le proteste e i ripetuti interventi in sede istituzionale e giudiziaria – prosegue Gianluca Gallo – i lavoratori perderanno il posto. Vane sono state le richieste e gli inviti, ripetutamente formulati negli ultimi mesi, ad intraprendere un cammino istituzionale che consentisse di rispettare un indirizzo politico e normativo inequivocabile. È innegabile, al riguardo, il fallimento del management di Fincalabra, che ha concluso il suo mandato in maniera ingloriosa e con risultati talmente negativi da non aver bisogno di ulteriori commenti». «È tuttavia necessario – ha proseguito – che la Giunta regionale individui e adotti con urgenza le soluzioni idonee a garantire il rispetto dello Stato di diritto, per impedire un’ondata di licenziamenti e la messa in liquidazione della società. E questo non solo per sottrarre alla trappola mortale della disoccupazione decine di lavoratori e le loro famiglie, ma anche a tutela di un prezioso patrimonio di conoscenze e competenze». «Daremo battaglia fino alla fine – conclude il consigliere regionale – in ogni sede e con tutti gli strumenti disponibili e, se necessario, anche davanti all’autorità giudiziaria. La Calabria e i calabresi non meritano un oltraggio del genere, consumato in spregio all’intelligenza, alla logica e al diritto al lavoro di una terra che di lavoro è affamata, e che rischia di perdere anche quel poco che ha in aperta violazione di legge».