REGGIO CALABRIA «Accettiamo la data del 12 ottobre per le elezioni regionali». Matteo Renzi arriva a Reggio e dà la risposta ufficiale alla vicepresidente Stasi, che ieri aveva lanciato la sua proposta per far ritornare la Calabria alle urne. Il premier è convinto della necessità di fare presto: «Il governo si attende moltissimo dal momento elettorale, perché questa regione svolge un ruolo di primo piano». Anche sulle amministrative di Reggio l’auspicio è che «vengano anticipate» rispetto a novembre. Renzi insomma sollecita un election day per i due grandi appuntamenti elettorali che attendono la regione. Poi fissa la data della sua nuova “calata” in Calabria, in ossequio agli incontri trimestrali per il monitoraggio sulla spesa dei fondi europei: «Sarà il 7 novembre con una tappa su Gioia. Ci aspettiamo che per quella data potremo incontrare il prossimo governatore della Calabria».
Il presidente del Consiglio però non affronta il pantano del Pd calabrese, nemmeno una parola sulle primarie del centrosinistra e nessun endorsement di sorta su uno dei due candidati del suo partito.
Oliverio o Callipo? «Non mi fate domande da segretario del Pd».
Renzi la sfanga così, preferisce concentrarsi sull’importanza del Meridione, e della Calabria in particolare, per il rilancio del sistema Italia.
Ma la Prefettura è la sede di altri importanti annunci. Una lunga serie di “tweet” attraverso cui il presidente del Consiglio traccia la road map dell’impegno governativo in Calabria. La prima notizia riguarda l’Omeca di Finmeccanica. E Renzi rassicura i lavoratori: «L’azienda ha ordini fino a tutto il 2017. Questa realtà non avrà più problemi fino a quella data. Poi sarà il nuovo piano industriale a pensare al futuro». C’è poi l’eterna incompiuta, il nuovo Palazzo di giustizia di Reggio: «I soldi per completarlo sono pronti, adesso tocca alla Regione fare formale richiesta a Palazzo Chigi».
Meno positive le notizie relative alla Zes (Zona economica speciale) per la Piana di Gioia Tauro: «Non siamo nelle condizioni – dice l’ex sindaco di Firenze – di prendere un impegno, ma vogliamo aprire una discussione sul tema. Sappiamo che è uno strumento di sviluppo efficace, ma dobbiamo pensare alle modalità per valorizzarlo». Quanto al Porto, Renzi conferma che «sarà inserito nel sistema di interporti, durante il Consiglio dei ministri del 29 agosto». Per quella data potrebbe essere messo in agenda un altro importante punto, la nomina del nuovo commissario alla Sanità: «Speriamo di riuscirci – conferma il premier –. È un tema particolarmente importante e questo rende ancora più urgente andare a votare al più presto».
Per Renzi si tratta del terzo appuntamento in regione da quando è a capo dell’esecutivo, mentre sono due le riunioni della “cabina di regia” che si occupa del “caso Calabria”. La terza «avverrà il 7 novembre a Palazzo Chigi», che sarà preceduta «dall’invio del materiale numerico per avere la possibilità di segnalare i problemi e indirizzare i fondi a botta sicura». Il premier pone l’accento soprattutto sulla spesa dei fondi europei: «Vogliamo spenderli su progetti strategici. I soldi a disposizione sono ancora tanti. Riguardo alla programmazione 2007-2013 fino a 3 mesi fa avevamo speso il 50% delle risorse. Siamo riusciti a investire 2,3 miliardi e siamo arrivati al 58%. Una percentuale non ancora soddisfacente».
La Calabria è ancora indietro, anche rispetto alla Campania, dove sono già stati avviati 18 contratti di sviluppo. «Qui – spiega Renzi – sono solo 2. Ci impegniamo ad approvarne altri 3 entro il 7 novembre, che riguardino soprattutto il profilo turistico, perché dovremo essere in grado di intercettare gli 800 milioni di nuovi consumatori che si stanno affacciando sul mercato». Altro impegno decisivo riguarderà la lotta al dissesto idrogeologico. «L’ultimo accordo relativo al 2009-2010 prevedeva 185 interventi, ne sono stati conclusi zero. Così non può andare avanti. Da qui al 7 novembre interverremo con circa 37 milioni di euro. Voglio vedere i selfie degli operai sui nuovi cantieri». Ci sono poi i lavori non completati della A3, per i quali il presidente del Consiglio promette nuovi interventi grazie al decreto “Sblocca Italia”, con cui verranno sbloccati anche gli svincoli di Laureana di Borrello e Rogliano. «L’appuntamento di oggi serve per dire che il governo non scappa e sta sempre “sul pezzo”. Il Meridione ha tutte le possibilità per uscire da questa condizione, ma non può farcela se la Calabria non sarà finalmente protagonista». (0050)
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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