Dallo spettacolo di “Scena Verticale” di sabato 16 e dopo “Il cornuto immaginario” riadattato da Gigi De Luca in scena domenica 17, è ancora il Teatro a tenere banco al Festival Euromediterraneo di Altomonte. Infatti, per lunedì 18 è previsto lo spettacolo “musicomico” scritto e diretto da Nino Taranto, nipote del celeberrimo artista dei cosiddetti film “musicarelli” che ha legato diversi eventi della sua vita artistica anche al “Principe della risata”, il mitico Antonio De Curtis, in arte Totò. “Maestro!!! prenda nota”, di e con Nino Taranto e Vittoria Cipriani, è uno spettacolo con le musiche di Damiano Rozzi e la “smile band”; le coreografie di Pamela Pau; le ballerine Jessica Ridente e Roberta Biondi; la scenografia e i costumi di Paola Forgione. Mette in risalto come, da sempre, le differenze della vita si pongono al nostro cospetto. E il nostro compito è quello di limare, ridurre e snellire queste differenze. Tale operazione risulta talvolta impossibile, se consideriamo il bianco e il nero, ma prendiamo in esame il fatto che partiamo da un punto comune: il colore. Partendo dall’esaminare antipodi come il ricco e il povero, il Nord e il Sud, l’uomo e la donna …, lo spettacolo è come un terapeuta “contrapponente”, perché – è scritto in una nota degli organizzatori del Festival – prende di mira le contrapposizioni e i controsensi della nostra vita. A coronare immancabili incongruenze arriva Chantal alias Vittoria Cipriani che categoricamente interrompe nello spettacolo come personaggio di una “escort inconsapevole”, con esilaranti e argute battute che danno risalto e conferma al tema dello spettacolo. Se ridere fa bene, insomma, lo spettacolo targato Taranto & Cipriani si pone come «la cura, ovvero l’antidoto alla noia». In più ci cantano al punto che «più succinti di così si muore…. dalle risate». Intanto, un buon successo di pubblica e critica c’è stato per il weekend post ferragostano. Sabato 16, “Scena Verticale” ha proposto il suo “Và pensiero che io ancora ti copro le spalle”, atto unico in 6 quadri e canzoni di Giuseppe Vincenzi, con collaborazione alla drammaturgia di Dario De Luca e alle tastiere Paolo Chiaia; l’audio, il montaggio, il video e le immagini di Gennaro Dolce. (0050)
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