Legge elettorale, sbarramento all'8 per cento
REGGIO CALABRIA L’accordo è stato trovato dopo una riunione fiume dei capigruppo. Il consiglio regionale è pronto a varare la sua “nuova” legge elettorale con una soglia di sbarramento all’8%. Non de…

REGGIO CALABRIA L’accordo è stato trovato dopo una riunione fiume dei capigruppo. Il consiglio regionale è pronto a varare la sua “nuova” legge elettorale con una soglia di sbarramento all’8%. Non del tutto nuova, in realtà. Perché in aula sarà modificato il testo approvato lo scorso 3 giugno, ufficialmente il giorno in cui è terminata la legislatura. Com’è andata a finire è cosa tristemente risaputa: dopo mesi di melina, sembra che la presidente “facente funzioni” Antonella Stasi sia pronta a emanare il decreto che indice le elezioni per il 23 novembre. Ma prima di ritornare alle urne era necessario emendare la legge elettorale, impugnata dal governo davanti alla Consulta a causa di una abnorme soglia di sbarramento, fissata su un quasi invalicabile 15%. Seguendo le indicazioni arrivate da Talarico – che ha manifestato la volontà di recepire i rilievo del governo – la Conferenza dei capigruppo ha lasciato invariata la norma, modificando soltanto il quorum, che si attesta all’8% per le coalizioni e al 4 per le singole liste. D’accordo quasi tutte le forze politiche, con l’eccezione di Federazione della sinistra che con Damiano Guagliardi ha spinto per l’abbassamento al 3% del tetto per le liste “solitarie”. Niente da fare.
Per il resto, rimane intatto l’assetto elettorale: confermati i tre Collegi (“Nord”, “Centro” e “Sud”) e il voto congiunto, mentre non passa nemmeno stavolta la doppia preferenza di genere, malgrado l’appello lanciato due giorni fa dalla presidente della Commissione pari opportunità, Giovanna Cusumano.
Adesso manca solo la ratifica finale del Consiglio.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it