LAMEZIA TERME Aveva annunciato la sua presenza, ma la Stasi agli Open days di Bruxelles non s’è fatta vedere. Non era una semplice passerella istituzionale, ma la principale kermesse europea sulle politiche di sviluppo regionale. A rendere nota l’assenza della “governatrice” è stata l’europarlamentare calabrese del M5S Laura Ferrara. «Grande risalto era stato dato dal comunicato stampa della Regione Calabria con il quale si garantiva la presenza della presidente facente funzioni – spiega Ferrara –, ma a quanto pare le massime figure istituzionali calabresi riescono a deludere anche fuori dai propri confini». Eccolo, l’annuncio della Stasi: «Dopo alcuni anni di assenza abbiamo voluto garantire una presenza istituzionale di rilievo a questa importante manifestazione portando il nostro contributo in termini di idee ed esperienze». Invece la presidente della giunta non ha mai preso l’aereo per il Belgio, «nonostante – continua l’europarlamentare – fosse inserita quale relatore nel programma ufficiale del workshop sulla strategia europea relativa alla macroregione adriatica-ionica (Eusair), per un intervento sul turismo sostenibile».
Al suo posto Serena Angioli, dirigente della regione Calabria che, nel suo breve intervento «non ha sottaciuto ai presenti come la Calabria sia tra le ultime regioni d’Europa in base a diversi indicatori in discesa e trend negativi, sottolineando comunque le potenzialità regionali da valorizzare, accennando, tra le altre cose, alle minoranze linguistiche, diversità culturali e ai valori paesaggistici».
«Siamo delusi – commenta ancora Ferrara –, avremmo voluto sfruttare l’occasione per avere un confronto politico costruttivo a proposito dell’uso dei fondi europei nella Regione Calabria, una questione spinosa, dato che i fondi Fesr in Calabria sono sospesi. Inoltre l’assessorato regionale alla Programmazione nazionale e comunitaria risulta di fatto commissariato, per la presenza di una task-force di funzionari ministeriali e di Bruxelles che si sono occupati sia della programmazione 2007-2013, sia di quella futura, 2014-2020, istituita soprattutto per la notoria incapacità della nostra Regione nello spendere i fondi comunitari ad essa destinati. Sono ormai anni che la Calabria (prima nell’Obiettivo uno, poi nell’Obiettivo convergenza) rientra tra le regioni che hanno avuto più di altre la possibilità di ricorrere a fondi, puntualmente non spesi o spesi male».
Eppure, pochi giorni fa – ricorda la rappresentante grillina –, «era stata proprio la Stasi a dichiarare che “l’obiettivo degli Open days è tradizionalmente quello di offrire una piattaforma per lo scambio di esperienze e il confronto sulla governance locale, regionale e transfrontaliera, nonché sulla gestione dei finanziamenti dell’Ue” e che questo evento “racchiude un inestimabile potenziale capace di scrivere uno nuovo scenario di rilancio e crescita economica”. Sarà per la prossima volta, magari con un altro presidente».
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